Formia, FRZ: A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca – Comunità Lazio Meridionale e Isole Pontine, attraverso il portavoce Francesco Carta comunicano: “Prendiamo atto delle dichiarazioni del Sindaco Taddeo, d’altronde sarebbe stato un gravissimo segnale all’opinione pubblica anteporre la pulizia della città a qualsivoglia condizione, compreso un presunto efficiente servizio anche in odore di infiltrazioni. Crediamo che la discussione così come si è sviluppata devia dal tema posto. Il Consiglio Comunale era riunito per votare il Piano Economico Finanziario della Società Formia Rifiuti Zero, di cui sono soci i Comuni di Formia e, in quota minore, il Comune di Ventotene. Andiamo con ordine.

Formia, FRZ: A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca – Il Piano riporta, alla luce delle spese sostenute e delle entrate, il programma economico per il 2022. Innanzitutto va sottolineato che i rincari retroattivi, stabiliti dalla Regione Lazio per l’aumento dei prezzi in discarica (euro 250.000 circa) sono stati completamente riassorbiti dagli utili della società, senza gravare di un centesimo sui cittadini di Formia e Ventotene. Ciò consente di non aumentare la TARI anche per il 2022, cosa di grande importanza dati i tempi che corrono.

Formia, FRZ: A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca – Abbiamo sentito ripetere pedissequamente che la città è sporca e l’erba è “alta due metri”, che addirittura sarebbe impossibile cenare con le vongole il sabato sera perché la domenica non ritirano l’organico (sic! che livello di contestazione). Ma le cose stanno effettivamente così? Se fosse vero, delle due l’una: o il Comune avrebbe dovuto contestarlo alla società oppure, se mancano le contestazioni, il fatto non è decisamente vero.

D’altra parte esiste una pianificazione delle aree e dei marciapiedi che stabilisce cosa tocca alla società e cosa al Comune. Ci risulta, per esempio, che lo sfalcio eseguito lungo la via Appia, nel tratto Santo Janni – S. Croce, che prima eseguiva la Provincia, lo ha fatto FRZ, pur non compreso nelle sue competenze. E così tante altre situazioni per niente codificate. Per quanto attiene alla differenziata (Formia 68%) e all’igiene del territorio è indispensabile ottenere la collaborazione dei cittadini. Circa l’abbandono sparso dei rifiuti e l’irregolare smaltimento da parte di alcune imprese e condomini, che non usano i mastelli e lasciano l’organico alla mercé di topi e piccioni, cosa s’intende fare? Quante e quali sanzioni sono state effettuate (e si intendono effettuare)?

La società, malgrado l’arrivo della pandemia e le turbolenze interne tra il precedente AD e il Direttore Rizzo, ha gestito lo smaltimento dei RSU senza grossi affanni. D’altra parte, come i precedenti, anche il bilancio certificato dalla Commissaria Silvana Tizzano è stato positivo ed in ordine. Anzi nel periodo di commissariamento fu anche aumentato il capitale sociale della società. Se facciamo una comparazione coi servizi dei comuni vicini (Gaeta in primis) dobbiamo constatare che quelli offerti dalla FRZ sono, per qualità e prezzo, assai competitivi in rapporto agli abitanti serviti. Il Comune di Formia spende 8 milioni di euro per l’intero servizio, di cui FRZ assorbe 6 milioni e 900 mila euro (IVA esclusa), ma persiste un 25% di evasione della TARI. Ebbene, ci si chiede cosa abbia fatto o intende fare il Comune per ridurre l’evasione, rendere i cittadini tutti uguali e magari anche ridurre la TARI?

Il 10 Maggio 2022 termina il mandato dell’Amministratore Michele Bernardini e nel 2023 si risolve l’affidamento del servizio alla FRZ. Come intende procedere il Comune di Formia per fare in modo che la società prosegua proficuamente il servizio? Siamo già in forte ritardo per la formulazione di un nuovo bando finalizzato a selezionare l’AU. Stessa cosa per il collegio dei revisori, la cui   turnazione nello svolgimento dell’incarico di revisione economico-finanziaria è tesa a garantire l’autonomia, la terzietà e l’indipendenza del ruolo di chi è chiamato a fare il controllore in una funzione così importante e delicata.

La materia è complessa, occorre stabilire chi fa cosa e non alimentare sterili discussioni nelle quali si rimpallano le responsabilità. Non vorremmo che a monte ci fosse il disegno di smantellare un servizio pubblico che funziona per affidarlo a privati, che è noto non fanno beneficenza ma lucro.  A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.”