Formia, tragedia sfiorata: un pino si abbatte in strada fuori al cimitero – E’ andata bene, è proprio il caso di dirlo. Un pino, a causa del forte vento, si è abbattuto in strada fuori al cimitero. Fortunatamente in quel momento non passava nessun pedone o veicolo. Il problema dei pini resta irrisolto, questi devono essere potati, sfoltendo la loro enorme chioma, e curati visto che molti di essi sono malati. Proprio qualche mese fa abbiamo parlato della cocciniglia (malattia che ha colpito molti pini nel golfo) e periodicamente ricordiamo del pericolo dei pini a bordo strada. Di seguito due articoli sul problema:

Formia, i Pini sono malati. Agire ora, prima che sia troppo tardi – Formia perderà i suoi pini? Sarà possibile salvarli? L’allarme è lanciato dal dottore agronomo Damiano Domenico Valerio. Nel 2014 il primo allarme in Campania, dove fu intrapresa all’inizio la lotta tradizionale con lavaggi della chioma, risultati inadeguati. Ora si procede iniettando prodotto filo sanitario in grande quantità. Si nota che un pino è molto malato quando presenta scarsa vitalità e poi si secca, in un paio d’anni quindi muore, se non riceve uno o più trattamenti. Attualmente a Formia la situazione è nera per quanto concerne i pini, simboli della città. Ma quale è il nemico dei pini? La cocciniglia tartaruga del pino. La cocciniglia Toumeyella parvicornis (Cockerell) denominata “Pine tortoise scale” = Cocciniglia tartaruga del pino per la particolare morfologia del corpo delle femmine adulte, che ricorda un carapace di tartaruga e per essere infeudata al genere Pinus. L’esperto Damiano Domenico Valerio ci fornisce materiale utile al tema. A cominciare dal decreto ministeriale del 3 giugno 2021 “Misure fitosanitarie di emergenza ai fini del contrasto dell’organismo nocivo Toumeyella parvicornis (Cockerell) (Cocciniglia tartaruga)”. Modifica della delimitazione delle aree infestate approvata con D.G.R. 548/2021. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.

Il maltempo e il problema dei pini e della loro messa a dimora  Dove è l’ambiente che incanta e che ognuno di noi può considerare “amico”? Nel nostro incomparabile Golfo la natura amica può improvvisamente trasformarsi in nostra acerrima nemica, quando scattano le avverse condizioni atmosferiche. E si paga puntualmente il fatto che negli altri mesi dell’anno non si sia fatta la dovuta manutenzione.  Una volta esistevano gli stradini, e oggi?  I fiumi, i rii, i canali che ci affascinano nella bella stagione e per i quali ci addoloriamo quando sono in secca possono diventare nostri nemici quando scatta il maltempo. Dieci anni or sono, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre 2012, il Golfo di Gaeta fu colpito da un forte nubifragio. Seguirono alcune ore di panico durante le quali il Rio d’Itri, che interessa anche i territori di Formia e di Gaeta, straripò. Un’ondata di piena strappò l’ottantaduenne Concetta Gigliano, dalle braccia del marito, mentre tentavano insieme di allontanarsi. Fu ritrovata riversa in una vigna, a diverse centinaia di metri di distanza, senza vita. È l’emblema dei rischi ai quali sono soggetti uomini e donne. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.