Gaeta – Protesta dei dipendenti portuali e vicinanza dell’Amministrazione comunale – Il sindaco Cristian Leccese esprime preoccupazione e solidarietà ai 90 dipendenti
dell’AdSP (Autorità di sistema portuale) del Mar Tirreno Centro-Settentrionale che
hanno incrociato le braccia nelle città di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta per
contestare la modifica unilaterale dell’accordo di secondo livello, sottoscritto il 16
dicembre 2022. Con lo sciopero di 5 giorni, che continuerà fino al 22 marzo, i
dipendenti dell’AdSP rivendicano la difesa dei diritti acquisiti negli anni in materia di
contratti integrativi aziendali dei porti e il rispetto della normativa vigente nel
settore.


Anche il consigliere comunale Massimo Magliozzi, delegato dal sindaco Leccese ai
rapporti con l’AdSP di Gaeta, nell’esprimere vicinanza ai lavoratori, sottolinea che
«lo sciopero è frutto della cattiva gestione del presidente Pino Musolino che già in
passato ho avuto modo di denunciare anche al Ministro dei Trasporti Salvini». Per
Magliozzi, il presidente Musolino applica lo stesso metodo usato nella gestione dei
finanziamenti «elargiti» al porto di Gaeta che a fronte di entrate annue per 4,5 mln
di euro, ne assegna invece solo un milione…


Dunque, l’Amministrazione comunale appoggia le iniziative dei sindacati Filt-Cgil, Fit-
Cisl, Uil-Trasporti e Ugl-Mareporti per i quali «Appare sconcertante che nella
modifica unilaterale vengano individuati, per i dipendenti non dirigenti, criteri di
redditività totalmente svincolati dai comportamenti individuali e totalmente legati
agli incrementi dei traffici, mentre nei parametri previsti per i vertici dell’ente, che
impostano la politica di sviluppo del porto, e per la dirigenza, questi siano
totalmente assenti». In conclusione, la modifica unilaterale dell’accordo, secondo i
sindacati, colpirà i dipendenti dell’Adsp, comportando la perdita di diritti acquisiti.