Il candidato sindaco Sabina Mitrano il giorno delle votazioni domenica 12 giugno alle 13.31 aveva scritto su Facebook: “Gaeta è una città straordinaria, lo sappiamo tutti. Ha fatto la storia in ogni epoca, ha combattuto, ha vinto e perso, ha resistito e ha ricostruito. Non ho niente da chiederle, niente da rimproverarle. Le sono infinitamente grata di avere dentro di me la sua bellezza e la sua tenacia. E Ho la ferma convinzione che meriti ciò che sia più rispettoso della sua grandezza e della sua immensa dignità. Ieri, oggi e domani. Buon voto, Gaeta”. E l’indomani lunedì 13 giugno alle ore 22.57, a risultati diffusi, ha aggiunto: “Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me, e sono tanti. È stata una campagna elettorale difficile, da cui esco a testa alta soprattutto per non aver mai svilito la bellezza delle idee che abbiamo e dei valori che dimostra la nostra vita. Abbiamo gettato le fondamenta per un progetto nuovo, inclusivo, sostenibile, un progetto che è partito dal basso e senza nessun aiuto è arrivato a rappresentare una speranza. Un nuovo inizio. Questo è il tempo dei seminatori e noi con pazienza semineremo il futuro. Ringrazio il mio splendido gruppo, e la mia famiglia che di me è la parte migliore. Faccio i miei sinceri auguri al nuovo sindaco, e spero che sia davvero e finalmente il sindaco di tutti e per tutti. Ad maiora”.

Peccato che anche nel formulare gli auguri – gesto doveroso a fine di una competizione elettorale – vi sia una battuta amara “…spero che sia davvero e finalmente il sindaco di tutti e per tutti…” Che significa? Che Cosmo Mitrano non lo era? I consensi elettorali, a cominciare dalla lista civica “Mitrano nel cuore”, hanno dimostrato ancora una volta quanto sia amato dai suoi concittadini. E tra nove mesi il voto regionale lo dimostrerà, anzi lo cofermerà.

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