Ieri la Caritas diocesana di Gaeta ha inviato due lettere indirizzate rispettivamente ai sindaci delle due province del territorio diocesano, Latina e Frosinone, per sollecitare le amministrazioni locali a farsi carico del servizio idrico delle famiglie in gravi difficoltà economiche, nonché per porre in essere azioni concrete che limitino la riapertura dell’azzardo. Due temi molto vicini al sindaco di Castelforte il quale ha voluto scrivere a sua volta una lunga lettera in cui mette a conoscenza la Caritas di tutte le attività compiute e in atto dall’amministrazione a sostegno delle persone svantaggiate. Infine Cardillo conferma la volontà di voler collaborare con la stessa per assicurare una più capillare azione di sostegno, razionalizzando le risorse e indirizzandole in maniera equa anche attraverso i canali istituzionali. “Ho letto – scrive il Sindaco di Castelforte – con grande attenzione la nota della Caritas di Gaeta che pone l’accento sulle gravi difficoltà economiche che stanno vivendo molte famiglie a seguito della pandemia da covid19. Già nella giornata di ieri ho provveduto a chiedere ad Acqualatina di mettere in atto ogni utile e necessaria disposizione per accogliere il suggerimento proposto dalla Caritas diocesana e, io stesso, nel prossimo incontro con i sindaci mi farò portavoce di questa istanza che mette a fuoco un problema che il mio Comune sta cercando, fin dall’inizio, di limitare attraverso le messa in campo di una pluralità di iniziative”. “Nella stessa giornata di ieri – continua Cardillo – ho scritto anche alla Caritas diocesana informandola dell’iniziativa intrapresa verso Acqualatina e comunicando che il nostro Comune, in questi mesi, si è già fatto carico, attraverso i propri servizi sociali, di attivare, anche con la collaborazione della Protezione Civile, una serie articolata di misure a sostegno delle famiglie in difficoltà a causa del Covid19. Tra queste ricordo la spesa sospesa, i buoni pasto, l’attivazione di un conto corrente per la raccolta di ulteriori fondi da impiegare per supportare le famiglie in difficoltà e a sostegno di altre necessità. Abbiamo anche promosso le iniziative messe in campo dalla Regione Lazio e dal Governo nazionale attraverso un attività di informazione e divulgazione che ha trovato spazio nel sito istituzionale e sui social che fanno capo al Comune. Gli uffici comunali hanno inoltre svolto un’opera di assistenza per indirizzare le famiglie, i lavoratori e le imprese a cogliere le opportunità esistenti”. “Abbiamo dato e stiamo dando attenzione – prosegue Cardillo – anche al mondo del commercio che ha più sofferto e soffre e ci siamo attivati a sostegno delle problematiche del termalismo che rappresenta una parte importante dell’economia locale cercando di limitare i danni anche per l’occupazione che potrà subire un ridimensionamento. Altre misure sono allo studio e presto le renderemo note. Si tratta di iniziative in parte annunciate e attraverso le quali cercheremo di sgravare di alcune tasse chi ha sofferto maggiormente questa crisi derivante da covid19”. In merito al gioco d’azzardo Cardillo sottolinea – “Ho anche voluto rendere noto alla Caritas diocesana che il nostro Comune, nei limiti imposti dalla Legge, svolge da sempre un’opera di assistenza a sostegno di quanti vivono in condizione di difficoltà. Per quanti sono vittime del “gioco d’azzardo” il Comune di Castelforte oltre ad aver sostenuto le richieste e le iniziative avanzate dalla stessa Caritas diocesana si è sempre attivato e impegnato per contrastarlo anche attraverso l’attività di controllo e misure di assistenza alle vittime e alle loro famiglie sempre attraverso i servizi sociali. Resta il fatto che l’attuale crisi richiede uno sforzo ancora maggiore che invita tutti, non solo gli Enti pubblici ma anche quelli del privato sociale e le singole persone a mettere in comune competenze e risorse e a fare fronte comune per rendere le conseguenze meno dure”. “Siamo, infatti, di fronte ad una crisi che tutti i maggiori osservatori ritengono di lunga portata e che, a quanto pare, soprattutto, nel prossimo autunno potrebbe avere maggiori ripercussioni. Forse non basta la politica degli annunci – conclude Cardillo – ma occorre una reale fattiva collaborazione di pubblico, privato e cittadini chiamati a fare ciascuno la propria parte in maniera realmente concreta. La Caritas insieme al Comune potrà collaborare ad assicurare una più capillare azione di sostegno razionalizzando le risorse e indirizzandole in maniera equa anche attraverso i canali istituzionali che hanno probabilmente, una più costante e professionale attenzione ai bisogni dell’intero territorio”.