Non è morto Diego Armando Maradona, è semplicemente entrato nella storia epica del calcio mondiale, in particolare nel cuore degli argentini e dei napoletani. 

È morto per un arresto cardiorespiratorio mentre si trovava nella casa di Tigres, zona alla periferia di Buenos Aires dove si era trasferito dopo essere stato dimesso dalla clinica dov’era stato operato al cervello.

Sul posto sono poi sopraggiunte tre ambulanze.

È successo l’inevitabile, la salma del campione argentino Diego Armando Maradona sarà esposta in camera ardente nel palazzo presidenziale della Casa Rosada di Buenos Aires per tre giorni, da domani fino a sabato.

Lo hanno confermato all’ANSA fonti della presidenza argentina.

In questo modo, il pubblico potrà rendere omaggio alla leggenda del calcio deceduta oggi per arresto cardiorespiratorio.

Alcuni media argentini riportano che la camera ardente potrebbe essere aperta anche a partire da questa sera, e che la salma sarà esposta nella sala dove l’ultima volta, dieci anni fa, fu allestita la camera ardente dell’ex presidente argentino Nestor Kirchner.

Per l’Equipe, il giornale francese di calcio, è ‘la morte di un Dio’.

Come nel resto del mondo, ma naturalmente ancora di più, è choc a Napoli: la notizia, alla quale molti stentano a credere, è rimbalzata sui telefonini.

In pieno centro, in piazza Municipio una sola voce: “Maradona era il più grande di tutti”.

Anche a Fuorigrotta, dove si trova il San Paolo, tempio calcistico di Maradona, c’è chi si commuove ai ricordi per le sue straordinarie giocate.

Proclamato il lutto cittadino a Napoli e per ricordarlo lo Stadio San Paolo illuminato per tutta questa notte.

Previsto anche che l’impianto sportivo sarà dedicato a Diego Armando Maradona.

Il campione ha un figlio maschio napoletano Diego Armando Maradona Junior che ha giocato sinora con un certo successo a calcio, compreso nel Formia Calcio e indossando anche la maglia azzurra nella nostra nazionale giovanile. Attualmente è un calciatore e giocatore di beach soccer italiano, di ruolo centrocampista. Nato il 20 settembre 1986 (età 34 anni), coniugato dal 2015 con Nunzia Pennino, ha tre sorelle, Giannina, Dalma e Jana nate in Argentina da altre madri.

Il figlio dell’ex calciatore argentino morto poche ore fa, è stato dimesso dall’ospedale infettivologico Cotugno di Napoli dove era ricoverato per Covid-19.

La madre Cristina Sinagra ha pubblicato una foto che ritrae lei, Maradona e il loro figlio scrivendo che lo ameranno per sempre.

Ora vedremo se il figlio sarà in condizione di recarsi in Argentina per le esequie e con quale spirito sarà accolto dalle sue tre sorelle.

“Il Papa è informato della morte di Diego Maradona, ripensa con affetto alle occasioni di incontro di questi anni e lo ricorda nella preghiera, come ha fatto nei giorni scorsi da quando ha appreso delle sue condizioni di salute”.

È quanto dice all’ANSA il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni.

La morte di Diego Maradona è stata annunciata anche nell’Aula del Senato

Diego tra i suoi affetti napoletani

Ha detto Ignazio La Russa, dallo scranno di presidente di turno del Senato, durante i lavori a Palazzo Madama: “Non so se è opportuno, ma lo faccio, devo purtroppo annunciare che è scomparso Maradona, il calciatore che credo in Italia abbia molto influito sulla passione per questo sport. Alla famiglia e ai tifosi che lo hanno amato le mie condoglianze”.

La foto di copertina è un caro ricordo, fu donata personalmente da Diego Armando Maradona con dedica personale al secondogenito di chi scrive Giuliano.