MINTURNO – Una coppia di senzatetto, in particolare una donna e un uomo di mezz’età di origini italiane, da diversi mesi “vive” regolarmente su una panchina in Piazza Annunziata e questo ha attirato l’attenzione dei cittadini residenti, dei commercianti e degli abituali frequentatori delle diverse attività commerciali che si trovano in prossimità della Chiesa dell’Annunziata. Queste due persone, chiaramente in difficoltà, sono molto riservate ed è difficile capire come mai siano in questa situazione e se hanno bisogno d’aiuto. Parlano poco ma durante le loro mattinate, secondo quanto testimoniano le persone del posto, acquistano cibo e piccole cose di cui necessitano, grazie a qualche piccola offerta ricevuta dalle persone, per poi restare tutto il giorno davanti alla Chiesa o, se aperta, di lato, su un altra panchina. Non è chiaro invece dove dormano la notte, fatto sta che puntualmente ogni mattina sono lì, con i loro due zainetti sbiaditi e molto sporchi, contenenti probabilmente tutto ciò che hanno, e che cercano di poggiare nei posti meno visibili per paura che glieli rubino. Anche i loro vestiti e i loro capelli sono sporchi e chiaramente necessitano di vivere in condizioni igienico-sanitarie migliori. Dunque ci appelliamo alle Istituzioni locali e in particolare all’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Minturno e alle varie realtà presenti sul territorio comunale che si occupano dell’accoglienza delle persone senza fissa dimora affinché si possa trovare una soluzione per i due clochard prima che arrivi il freddo e che le loro condizioni possano aggravarsi. Un esempio di grande civiltà e di vicinanza alle fasce più deboli proviene proprio dal Comune accanto, il Comune di Formia, dove sono stati realizzati importanti passi nel Sociale grazie alla rete instauratasi tra il Comune, il Distretto LT/5, l’Oratorio ANSPI (associazione nazionale San Paolo Italia), Don Bosco Formia ASD e APS ETS (capofila della proposta), la Croce Rossa Italiana-comitato Locale Sud Pontino, la Protezione Civile Ver sud Pontino, la Caritas Diocesana dell’Arcidiocesi di Gaeta e la Parrocchia Cuore Immacolato di Maria, che ha consentito, da dicembre 2021 a marzo 2022, presso il Villaggio Don Bosco, di mettere in campo una serie di interventi con l’obiettivo di garantire il ricovero notturno alle fasce di popolazione più a rischio attraverso l’installazione di una tensostruttura in supporto alla Casa di accoglienza Singh. Un servizio fondamentale per ridare dignità a chi è più svantaggiato e che restituisce una società più responsabile che include e non esclude, che integra e non discrimina.