MINTURNO, ELEZIONI – Uno dei tre candidati alla carica di sindaco del Comune di Minturno è Massimo Moni che si presenta sostenuto da due liste collegate: la Lega con leader Romolo Del Balzo e Lista Galasso, quest’ultima che fa capo al medico di famiglia e oncologo Aristide Galasso. Il nostro protagonista è nato il 29 settembre 1963 a Minturno e fa politica attiva da quando a 25 anni si è presentato per la prima volta alle comunali.

Si è sposato il 9 settembre 1991 con Giovanna Stendardo, insegnante di scuola primaria a Marina di Minturno. Quindi questo mese festeggiano trenta anni di matrimonio. Hanno due figli: Antonietta di 25 anni laureata in psicologia e Mario di 21, universitario in Ingegneria Informatica. Il suo sponsor elettorale più accanito è la mamma ottantatreenne Antonietta De Santis.

Erano gli anni ottanta, per l’esattezza 1988, quando Massimo Moni viene eletto nelle liste del PRI di cui è leader carismatico Severino Del Balzo, che ancora oggi è compianto nella sua città. L’aula consiliare è a lui dedicata, è stato attivo esponente politico ricoprendo con successo la carica di presidente della Provincia di Latina. Chi scrive lo andava periodicamente a trovare nella sua casa traettese e lo intervistavo sempre con piacere, aveva una lucida memoria storica ed esprimeva una seria analisi politica.

Ricorda Massimo Moni: “Ho avuto la fortuna che mi ha insegnato tanto, da lui ho appreso l’arte del comportamento politico da assumere nelle diverse circostanze, debbo aggiungere come personaggio carismatico anche Paolo Graziano, tre volte sindaco cittadino. Nel 1993 il PRI sostiene Severino Del Balzo contro Vito Romano e vengo eletto all’opposizione, ma il nostro avversario dura in carica soltanto due anni.

Nel 1995 sono schierato con Forza Italia e vengo nominato assessore dal sindaco Paolo Graziano per i primi suoi due mandati. Nel primo ho la delega a commercio – attività produttive – urbanistica – pari opportunità. Nel 2000 sono riconfermato assessore all’urbanistica – sport – commercio. Successivamente nel 2005 con sindaco Pino Sardelli anche ai lavori pubblici ed ho il ruolo anche di vice sindaco. Dimostrazione che so assumermi le responsabilità e non mi sono mai tirato indietro.

Nel 2010 non mi candidai, optai per una pausa di riflessione, vinse Aristide Galasso. Nel 2012, caduta l’amministrazione Galasso, mi presentai in coalizione con il medico di famiglia Pino Russo per il simbolo di Forza Italia per il rinnovamento e fui il più votato ma, purtroppo, entrò nell’assise civica il solo candidato sindaco.

Nel 2016 mi propongo nella lista civica di Idee e Legalità con Massimo Signore e sono stato eletto, per poi aderire alla Lega di Matteo Salvini. E ora nel 2021 mi metto in gioco con passione perché per me la politica è servizio alla comunità e alla terra che amo”. Ma accanto alla politica ha un altro grande amore: lo sport. 

Spiega: “sono stato sempre vicino allo sport, dirigente del Minturno Calcio per tanti anni, ma la mia giornaliera passione è la pallavolo, per ben otto anni presidente provinciale della FIPAV. Desidero ricordare che la Pallavolo Minturno milita in Serie C ma è stata con successo anche in serie B.

Da cinque anni sono consigliere regionale della FIPAV Lazio. Nel 2018 ho avuto l’onore di essere insignito della medaglia di bronzo al merito sportivo da Giovanni Malagò, presidente del CONI. L’amico Gino Simeone è l’attuale presidente Pallavolo Minturno”.

Perché la scelta di candidarsi? Racconta: “Dopo tanti anni di impegno politico insieme a una squadra di amici ho deciso di affrontare questa esperienza politica basata sull’ascolto dei nostri concittadini e dei tanti giovani che sento vicini. I trentadue candidati che si presentano insieme a me rappresentano tutto il territorio comunale. Certamente risiedo a Minturno capoluogo ed è questa la località che frequento maggiormente e dove godo di una maggiore visibilità ma questo non esclude nulla, sono profondamente legato a tutto il territorio comunale. Dopo trenta anni di impegno politico conosco bene la realtà cittadina e tutti i cittadini, le associazioni e le realtà locali. Sto elaborando con tutti i candidati il programma amministrativo.

Lo sviluppo del territorio deve partire dal turismo e in cooperazione con tutti i comuni limitrofi e del comprensorio. Fondamentale la politica della persona e della famiglia e anche dell’ambiente. Il binomio turismo e cultura può portare vantaggi economici ai nostri imprenditori locali”.

Il capogruppo consiliare e candidato a sindaco della Lega interviene infine sulla possibilità di valorizzare e riqualificare spazi esistenti nel centro storico di Minturno per attività ludico ricreative, di cinema, teatro che consentano ai ragazzi e alle famiglie del luogo e non di vivere concretamente il borgo medioevale e che incentivino ulteriormente coloro che vogliano investire aprendovi nuove attività commerciali oltre a rafforzare quelle già presenti.

Dopo essermi messo in contatto con i proprietari che mi hanno manifestato la loro disponibilità in merito, dichiara il candidato a Sindaco Massimo Moni, più volte ho portato all’attenzione dell’attuale amministrazione la possibilità di procedere all’acquisto dell’ex cinema Caio Mario sito nel centro storico di Minturno per la valorizzazione, in collaborazione con le associazioni presenti nel territorio, di attività di cinema, di teatro all’aperto e in generale attività ludico ricreative, manifestazioni culturali che incentivino la presenza e quindi la conoscenza di turisti e cittadini del comprensorio nel nostro centro storico. Ciò rappresenta uno degli obiettivi del nostro programma elettorale in cui particolare attenzione è riposta nella valorizzazione turistica nel nostro territorio mediante la riscoperta della nostra identità storica, obiettivo questo già perseguito in passato come dimostrato dalla riscoperta del ‘Castrum’ di Minturnae, progetto partito grazie l’acquisto da parte del Comune dell’area con atto di giunta 303 del 31 ottobre 2000 e accordo di programma stipulato con la Sovrintendenza Archeologica il 28 novembre 2001,ma che solo ultimamente grazie il lavoro della Sovrintendenza Archeologica portato a compimento”. L’elencazione delle date ha un preciso obiettivo: siano stati noi ad avviare il progetto con l’amministrazione di Paolo Graziano.