“Un bellissimo album delle figurine”.

Commenta così il gruppo civico di “Minturno Libera” (nella foto di copertina il coordinatore avvocato Emilio Polidoro) il bilancio di fine mandato del sindaco Gerardo Stefanelli: “Ci troviamo davanti 72 pagine di disegni e foto, con veramente poca sostanza. Ci saremmo aspettati qualcosa di più concreto da un Sindaco che non manca di auto-lodarsi per ogni piccola cosa che fa.

Sfogliando l’opuscolo, vediamo tanti bei disegni di progetti futuristici ma senza alcuna copertura economica, né tempistica di realizzazione.

Sogni misti a spot elettorali, che tali resteranno, buoni solo per abbagliare i concittadini per tentare di rinnovare il mandato al Primo Cittadino.

A giudicare le opere fatte, racchiuse in sole tre paginette, ci sono lavori di ordinaria amministrazione riguardanti l’edilizia scolastica, aree giochi, qualche piazza rifatta.

Non c’è un solo grande progetto urbanistico per lo sviluppo della Città, nemmeno un progetto preliminare.

Il resto sono rendering di progetti che mai vedranno la luce.

Certo, è bello sognare ma i cittadini vogliono fatti concreti.

Vogliono strade asfaltate e illuminate, servizi, magari anche un abbassamento delle bollette (certo che se poi si va a votare l’aumento delle tariffe di Acqualatina ci viene difficile capire quanto il nostro Sindaco tenga davvero agli interessi dei cittadini).

Sul punto, poteva quantomeno affrontare il tema in un paragrafo, ma come fa un ex amministratore dell’Ente fornitore, ora Sindaco di Minturno, dire qualcosa contro il suo ex datore di lavoro?!

Se confrontiamo questo di Stefanelli con il bilancio di fine mandato di Pino Sardelli, l’ultimo sindaco che ha svolto un mandato amministrativo completo, c’è davvero un abisso sulle opere svolte in passato e quelle degli ultimi cinque anni.

Nella relazione di fine mandato del 2010 Vi era un lungo elenco di opere realizzate con il relativo importo di spesa sostenuto.

Infine, altra perla: le frazioni collinari di Pulcherini e Santa Maria Infante non sono proprio menzionate, men che meno ci sono lavori messi in cantiere neanche per il futuro.

Non pervenuto anche il centro storico di Minturno.

Al contrario, abbiamo pagine e pagine spese per Scauri, qualcosa per Tremensuoli e i giochi per bambini.

Ma tanto che ci importa, abbiamo la Bandiera Blu, un “titolo acquisito o acquistato” che sa tanto di politica “panem et circensem” dell’Antica Roma: Per tenere “calmo” il popolo lo si distraeva con cibo gratis e spettacoli, così i cittadini non si potevano occupare delle problematiche vere.

La sintesi degli ultimi 5 anni: Tanti spot e promesse elettorali che mirano a far passare l’ordinaria Amministrazione per Straordinaria, rispettando il sacro mantra stefanelliano che 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐞𝐝 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢, 𝐛a𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐥𝐢 𝐬𝐮𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐯𝐞!”