Padre e figlio salvati dai militari della Guardia Costiera – Quello appena trascorso è stato un week end di inteso servizio per la Guardia Costiera del
Compartimento marittimo di Gaeta, che, allo scopo principale di rafforzare le condizioni di
sicurezza in favore di diportisti e bagnanti lungo i 197 Km di costa della giurisdizione della
provincia di Latina, isole comprese, ha posto in essere un’importante dispositivo di sicurezza
in linea con le direttive ricevute dalla Direzione marittima di Civitavecchia.


Durante le festività di ferragosto, infatti, è stata assicurata una massiccia presenza di mezzi
navali in mare e di pattuglie sui litorali e intensificati i controlli sul rispetto delle disposizioni
nazionali, regionali e locali alle quali l’utenza marittima è tenuta ad attenersi
Complessivamente sono stati impiegati n. 40 donne e uomini della Capitaneria di porto di
Gaeta e dei Comandi dipendenti e n. 12 tra motovedette e battelli minori, che hanno
assicurato la loro capillare presenza e una mirata e specifica attività di controllo finalizzata
al mantenimento di elevati livelli di sicurezza della navigazione e della balneazione nei dodici
comuni del litorale, ove più intensa del solito si è rivelata la presenza di diportisti e bagnanti.


Numerose sono state le richieste di assistenza pervenute alla Sala Operativa della
Capitaneria di porto di Gaeta tramite il numero di emergenza 1530 e tramite il NUE112
ovvero direttamente alle Sale Operative dei Comandi interessati dei tre Circondari marittimi
di Gaeta, Terracina e Ponza, con conseguente attivazione degli assetti di ricerca e soccorso
alla vita umana in mare, focus dell’attività istituzionale della Guardia Costiera.


Padre e figlio salvati dai militari della Guardia Costiera – Tra questi, oltre ai numerosi interventi in ausilio ai diportisti trovatisi in difficoltà per avarie e
problematiche alle rispettive unità navali espletati essenzialmente nel Circondario marittimo
di Gaeta, si segnalano due interventi effettuati a Ponza in assistenza di una persona rimasta
traumatizzata durante la navigazione di un’imbarcazione a vela il giorno 14 agosto ed il
soccorso a un adulto con figlio rimasti in mare a seguito di capovolgimento di un natante tipo
tender. In entrambi i casi le unità navali del Corpo sono intervenute per il recupero dei
malcapitati.

Nella zona di giurisdizione del Circondario marittimo di Terracina la motovedetta
SAR CP834 è intervenuta in soccorso di due canoisti in difficoltà perché colti dal forte vento
al largo del promontorio del Circeo e, successivamente, nelle acque antistanti il porto di
Terracina, in soccorso degli occupanti un’imbarcazione a motore interessata da un principio
d’incendio.