Il Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli e l’Assessore Comunale alle Politiche Sociali Ilaria
Pelle intervengono di nuovo sui ritardi registrati nell’adozione del Piano sociale di zona 2024-2026
del Distretto Socio-sanitario LT/5 e per la costituzione del Consorzio, dopo la nota inviata il 21
marzo scorso al Distretto dall’Assessore Pelle e dal Responsabile del Servizio n. 1 Relazioni
Esterne-Welfare Antonio Lepone, rimasta senza riscontro.


«Ancora una volta – dichiarano Stefanelli e Pelle, che ieri hanno trasmesso una lettera ai
Sindaci del Golfo e al Distretto LT/5 – abbiamo segnalato la scadenza del Piano sociale di zona del
Distretto Socio-sanitario 2021-2023, chiesto di procedere, con sollecitudine, alla convocazione di
un tavolo tecnico per l’esame delle proposte inerenti al Piano sociale 2024-2026, da adottare entro
il prossimo 30 aprile. Inoltre, abbiamo rappresentato la perdurante stasi registrata circa l’iter per la
costituzione del Consorzio. Uno stop incomprensibile che non fa fare bella figura a chi si è assunto
l’onore e l’onere di guidare il Distretto Socio-sanitario del Sud Pontino».


«Se si vuole perdere tempo per impedire la costituzione del Consorzio – aggiunge il
Sindaco Stefanelli – bisogna avere il coraggio e l’onestà di dirlo apertamente. Minturno non è più
disposta ad accettare questo tipo di conduzione politica e, per questo, facciamo l’ennesimo
appello, nella speranza di non dover essere costretti ad adottare misure e proteste più forti,
finalizzate a richiamare l’attenzione sulle fasce più fragili delle nostre comunità».
«Nessuna notizia – si legge nella nota inviata ieri ai Sindaci e al Distretto, a firma del capo
dell’Amministrazione minturnese e dell’Assessore Pelle – è pervenuta finora in ordine ad eventuali
modifiche da apportare allo schema-base dello statuto approvato dalla Conferenza dei Sindaci, né
tantomeno sono state programmate convocazioni che lascino presagire l’interesse ad indire
riunioni tecniche per sviscerare ed approfondire eventuali problematiche. Questo stallo provoca
una condizione di incertezza all’interno dell’Ufficio di Piano del Distretto Socio-sanitario LT/5 e
causa precarietà anche a tutti gli Uffici che si occupano di Servizi Sociali nel Golfo di Gaeta. Si
rileva, infine, come tuttora non ci sia, nel Golfo, la dovuta attenzione verso il tema delle politiche
sociali e si intende, quindi, richiamare la politica e gli amministratori a riprendere in seria
considerazione l’attuazione delle misure in favore delle persone più svantaggiate. In gioco c’è la
tenuta sociale delle comunità locali».