VENTOTENE – Con la firma del doppio Protocollo tra ENEA e Comune di Ventotene e tra ENEA e Commissario per il progetto di recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano avvenuta il 23 ottobre, si apre un capitolo di straordinario interesse per l’ambiente e per il futuro delle due isole, sempre più rappresentative di un nuovo paradigma di sostenibilità nel Mediterraneo.

Tra gli obiettivi dell’accordo con il Commissario: il supporto tecnico scientifico per la sostenibilità dei diversi interventi previsti nel progetto di recupero dell’ex carcere, il coordinamento con le altre iniziative, in corso e in preparazione, sull’isola di Ventotene e la costituzione di un “Centro Internazionale per la Crescita Blu” da promuovere con le altre realtà della costa pontina e del territorio.

In linea con la vocazione di ‘Scuola di alti pensieri’ di Ventotene, il Centro per la Crescita Blu attiverà occasioni di studio e ricerca internazionale di alta formazione, a supporto delle imprese, non sono della filiera turistica ma anche delle attività marine in senso esteso, includendo tra queste anche la pesca e l’acquacultura così come la cantieristica e, più in generale, a supporto della transizione ecologica di tutta la fascia costiera e dell’entroterra, verso una bioeconomia blu e circolare, che supporti le amministrazioni, le organizzazioni, cosi come gli studiosi, i ricercatori e  i cittadini attraverso eventi di formazione e informazione, favorendone il coinvolgimento attivo.

Un momento dunque molto atteso a Ventotene, il cui Sindaco Gerardo Santomauro ha sottolineato come “Ventotene con la prima comunità energetica sia oggi un esempio nell’innovazione ecosostenibile”, mentre il Presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce ha detto che “i protocolli firmati consentiranno di realizzare sull’isola di Santo Stefano e nel resto del territorio del Comune di Ventotene una sperimentazione ‘pilota’ di sviluppo sostenibile e transizione circolare che potrà poi essere declinata a livello nazionale, in altre isole minori o in altri contesti territoriali aventi caratteristiche similari”. 

La Commissaria Silvia Costa ha evidenziato che “anche grazie a questo importante accordo il Progetto per Santo Stefano può davvero diventare “un vero laboratorio dello sviluppo sostenibile”, in linea con le politiche europee e le scelte strategiche del nostro Governo, dove la specifica competenza di ENEA, come istituto pubblico per la ricerca in campo energetico, ambientale e tecnologico, potrà dare un prezioso apporto in termini di expertise e di valutazione nonché di visione integrata tra le due isole.”

Nella foto da sinistra a destra: Gilberto Dialuce, Presidente ENEA, Gerardo Santomauro, Sindaco di Ventotene, Silvia Costa, Commissario straordinario per il progetto di recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano/Ventotene

Sintesi dell’Incontro
Durante l’incontro aperto alla cittadinanza che ha visto un’importante partecipazione della comunità energetica guidata dal prof. Micangeli dell’Università Sapienza  di Roma, l’assessore Francesco Carta ha ricordato l’importanza dell’approccio sistemico di ENEA per il recupero del dissesto idrogeologico dell’isola,  mentre il Presidente Dialuce ha ricordato che “ENEA ha nella sua missione istituzionale quella di dare supporto alle amministrazioni centrali, alle regioni e agli enti locali,  – per ottenere i finanziamenti europei, secondo i tempi e i programmi già stabiliti, in particolare in questo momento di attuazione delle misure del PNRR”.

Estrapolazione degli obiettivi del Protocollo d’intesa tra Comune di Ventotene e ENEA

Il Protocollo d’Intesa ha ad oggetto la collaborazione tra le due Istituzioni per la progettazione, realizzazione e sviluppo di un percorso integrato di progettualità ed interventi per la gestione sostenibile e la transizione circolare delle isole di Ventotene e Santo Stefano in sinergia e coordinamento con il Progetto statale di recupero del Carcere borbonico di Santo Stefano. L’obiettivo è di dotare le due isole di un documento di pianificazione integrata sulla progettualità e le iniziative da realizzare per perseguire nuove opportunità di sviluppo socio-economico e di ripopolamento del territorio in armonia con le esigenze di salvaguardia del peculiare ecosistema di Ventotene e Santo Stefano e di sviluppo sostenibile di detti territori. Ulteriore obiettivo è realizzare una sperimentazione “pilota”, a livello nazionale, di sviluppo sostenibile e transizione circolare ripetibile in altre isole minori o in altri contesti territoriali aventi caratteristiche similari. 

Una lista, non esaustiva, degli ambiti di azione che saranno considerati nella elaborazione del percorso di progettualità integrata include:

• protezione e valorizzazione del territorio e delle coste;

• crescita blu: gestione sostenibile delle risorse ittiche e del mare;

• uso efficiente delle risorse: chiusura dei cicli e neutralità carbonica;

• approdi resilienti; 

• mobilità e riqualificazione sostenibile dei collegamenti marittimi; 

• turismo e nuove filiere correlate sostenibili;

• valorizzazione sostenibile del patrimonio rurale e delle attività produttive locali;

• recupero di strutture architettoniche di pregio, riqualificazione urbana e valorizzazione del Parco archeologico;

• azioni di informazione, divulgazione, coinvolgimento della cittadinanza.

 Estrapolazione degli obiettivi del Protocollo d’intesa tra Commissario straordinario e ENEA
Il Protocollo d’Intesa ha ad oggetto la collaborazione tra le Parti perla progettazione, realizzazione e sviluppo di un percorso integrato diprogettualità ed interventi per la gestione sostenibile del progetto di recupero del Carcere borbonico di Santo Stefano. L’obiettivo è fornire alla struttura commissariale il supporto tecnico scientifico (i) per valutare (nelle diverse fasi ex-ante, in itinere e ex-post), in modo integrato, la sostenibilità dei diversi interventi previsti per l’ex carcere borbonico, (ii) per garantire il coordinamento di tale attività con le altre iniziative in corso e in fase di preparazione sul territorio del Comune di Ventotene compresa, (iii) per la costituzione e l’avvio di un Centro Internazionale per la Crescita Blu da promuovere con le altre realtà della costa pontina.
Una lista, non esaustiva, degli ambiti di azione che saranno considerati nella elaborazione del percorso delle attività include:

• protezione e valorizzazione del territorio e delle coste;
• crescita blu: gestione sostenibile delle risorse ittiche e del mare;
• uso efficiente delle risorse: chiusura dei cicli e neutralità carbonica;
• approdi resilienti;
• mobilità e riqualificazione sostenibile dei collegamenti marittimi;
• turismo e nuove filiere correlate sostenibili;
• sperimentazione di tecnologie innovative terresti e subacquee in ambito culturale e ambientale;
• valorizzazione sostenibile del patrimonio rurale e delle attività produttive locali;
• recupero di strutture architettoniche di pregio, riqualificazione urbana e valorizzazione del Parco archeologico;
• azioni di informazione, divulgazione, coinvolgimento della cittadinanza.