Cari lettori nella Festa della Mamma abbiamo deciso di offrirvi un momento di spensieratezza e di gaiezza. Una lettera “disperata” del padre di uno studente di prima classe di scuola media al rappresentante del governo per la scuola pubblica.

Caro Ministro Lucia Azzolina, sono il papà di un bambino che fa la prima media. Io non ne ce la faccio più. Ho ristudiato il neolitico, i romani, i normanni, i saraceni, le frazioni, le potenze, i verbi della prima, della seconda e della terza coniugazione, i bachi da seta (sigh i bachi da seta!). E una poesia di Pasqua…a memoria. Mio figlio si sta trasformando in un appendice della Playstation. 

È perfettamente in grado di fabbricare armi virtuali e programmare un robot con l’intelligenza artificiale per la conquista di un qualche mondo online abitato da alieni che ballano, sparano, sputano fuoco e volano. Senza contare i costi per le ricariche dei giochi per la Play-station stessa. Ma convincerlo a studiare diventa sempre più opera da delegato del Governo. E fosse solo quello…

Il Ministro Lucia Azzolina

Ministro Azzolina, lei ha mai fatto parte di una chat di classe? Un disastro. Intanto perché le chat si sono moltiplicate. Quella con la maestra, quella senza la maestra, quella con la maestra di musica, e usiamo il flauto e poi cantiamo. Facciamo la foto, facciamo il lavoretto, facciamo l’arcobaleno. Disegniamo un albero. Disegniamo un pesce. E i compiti assegnati e poi inoltrati per chat. Ministro Azzolina, Lei deve fare qualcosa. La salute prima di tutto. Ma anche la salute mentale di tutti noi è salute. Io glielo chiedo col cuore in mano. Trovi una soluzione per riaprire le scuole. E lasciarle aperte fino ad agosto. Tutto un ciclo unico senza interruzione estiva. Neanche a Ferragosto. Dritti fino al 2021 senza sosta, domeniche e festività comprese. Mio figlio glielo mando coi guanti. Con la mascherina. Avvolto nel Domopak. Nella carta forno. Caramellato. Sotto vuoto. Impacchettato. Con o senza fiocco. Faccia lei. Ma faccia in fretta… prima del Governo Conte III.