Lo scambio di email è un processo nato grazie all’avvento della tecnologia, con la quale anche la posta ha potuto migliorare notevolmente i servizi offerti ai cittadini. Questi ultimi sono ormai abituati a fare un uso costante di raccomandate, documenti elettronici, firme digitali, messaggi e così via. La PEC è stata una delle innovazioni più concrete e importanti registrate nel settore, ma le normative ad essa legate erano inizialmente piuttosto complesse e rigide. Tuttavia, nel corso degli anni ci sono stati dei cambiamenti che hanno permesso a questo sistema di email certificate di svilupparsi ulteriormente, e di conseguenza, anche diffondersi con una maggiore convinzione. 

L’utilizzo della PEC, servizio le cui peculiarità e differenze rispetto alla email tradizionale possono essere approfondite sul sito letterasenzabusta.com, tra i più apprezzati del settore per i suoi contenuti informativi, è sempre più diffuso in Italia non solo dai professionisti ma anche dai privati cittadini che se ne servono per finalità che vanno dalla comunicazione con i fornitori di servizi al rapporto con la Pubblica Amministrazione. Ma proprio per approfondire il fattore incentrato sull’utilizzo della PEC, numericamente parlando: ecco quanti italiani usano la PEC oggigiorno.

Gli italiani che usano la PEC: tutti i numeri

La PEC, acronimo di Posta Elettronica Certificata, è in vigore in Italia dal 2005. Inizialmente il suo utilizzo era assai ridotto a causa delle normative vigenti, le quali però hanno subito degli importanti cambiamenti nel corso degli anni. Ad esempio, oggi la PEC va obbligatoriamente attivata per chiunque sia a capo di un’azienda o per i liberi professionisti possessori della Partita IVA, e questo perché a differenza della posta tradizionale, tale servizio ha un valore legale.

Tuttavia, anche i cittadini privati stanno imparando a conoscere i vantaggi forniti da tale tecnologia, la quale è un pratico sostitutivo della raccomandata. Stando ai numeri aggiornati da AgID, le caselle PEC attive sono ben 14.414.551 in Italia, e di fatto le attivazioni sono cresciute dell’80% rispetto al bimestre dell’anno precedente. Attualmente, il provider più rinomato sul mercato è gestito da Aruba, con 9 milioni di caselle PEC attive.

La situazione in Europa

Siccome in Italia bisogna considerare che le PEC attive non vengono lasciate nel dimenticatoio, ma sono costantemente utilizzate per molteplici motivazioni, i numeri riguardanti i messaggi scambiati sono altisonanti: 493 milioni nell’ultimo bimestre. Si tratta di una cifra in crescita del 12% se paragonata all’annata precedente, e ciò non è di certo passato inosservato.

Infatti, le autorità puntano ad adattare la PEC come sistema standard europeo eIDAS, il quale è stato a sua volta progettato con lo scopo di permettere lo scambio di messaggi dal valore legale e in totale sicurezza. A questo proposito, AgID e i Gestori di PEC, i quali fanno parte di AssoCertificatori, hanno comunicato che il nuovo standard ETSI EN 319 532-4 è stato definito e pubblicato con successo. Infatti, sono stati soddisfatti a pieno i requisiti minimi che assicurano la massima interoperabilità con REM.

I vantaggi dati dall’uso della PEC

La PEC è in rapida diffusione poiché offre svariati vantaggi, a partire dalla sicurezza dello scambio di messaggi, fino alla validità legale. Infatti, grazie a tale sistema, si ottiene una prova del corretto invio e dell’avvenuta ricezione di messaggi e documenti; praticamente la PEC ha il medesimo valore giuridico di una raccomandata con ricevuto di ritorno. Ma per ciò che concerne la sicurezza, il livello è davvero elevato grazie alla crittografia, e qualsiasi contenuto viene protetto dagli eventuali accessi non autorizzati. Proprio per una questione di riservatezza e di integrità delle comunicazioni, la PEC è estremamente utile per poter trasmettere dei documenti privati e sensibili, tra cui le fatture e i contratti legali.