Risparmio pro capite degli italiani nel 2022 – Il risparmio degli italiani si suddivide in liquidità (libretti postali, conti correnti e conti deposito) e investimenti finanziari (titoli, obbligazioni, prestiti, azioni, fondi comuni, polizze assicurative). In Italia il risparmio è cresciuto negli ultimi anni arrivando a circa 5.256 miliardi di euro (liquidità e investimenti finanziari), di questi circa 1.629 miliardi corrispondono alla liquidità (libretti postali, conti correnti e conti deposito). Con un rapido calcolo possiamo calcolarci il risparmio pro capite (il risparmio diviso il numero degli abitanti in italia, 58.983.122 persone) che corrisponde a circa 89.110€ di cui circa 27.618€ in liquidità (libretti postali, conti correnti e conti deposito).

ARTICOLO CORRELATO Il debito pubblico italiano pro capite oggi – Il debito pubblico periodicamente ronza nelle orecchie dei cittadini. Ogni volta che si parla di debito pubblico, si ha la sensazione di un peso fastidioso al quale pensare poi o meglio rimandare, spostare il problema al futuro. Il macigno, legato ai nostri piedi, con il passare del tempo è diventato sempre più grande e liberarsene sembra un miraggio. A giugno 2022 il debito pubblico italiano (uno dei più alti al mondo) ha raggiunto l’enorme valore di 2.766,4 miliardi, una cifra che spaventa maggiormente in rapporto al PIL. Ma questo debito quanto incide in maniera pro capite? Ebbene, facendo un rapido conto, ovvero, debito pubblico italiano diviso numero di abitanti (58.983.122 persone) il risultato è di circa € 46.900. Questo numero deve far capire come l’incidenza del debito pubblico pesa nel quotidiano su ognuno di noi. Se una famiglia composta da quattro persone ha un debito di circa 187.000€, impiegherà molti anni per liberarsene. Aggiungiamo poi a questa cifra gli interessi e la speranza di condizioni di lavoro favorevoli che permettano di ripagare il debito. Un debito del genere, in un nucleo che deve fronteggiare tante spese (come ne ha tante uno Stato), frena gli acquisti. Prima di comprare si pondererà al meglio la spesa. Stessa cosa dovrà e deve fare lo Stato italiano se vorrà ridurre nei prossimi anni questo enorme debito.