La pizzeria "New Metro"

Sabato 16 novembre la pizzeria “New Metro” ha riaperto battenti, con un restyling davvero d’eccezione. Il titolare Manuel di Leonora, giovane pizzaiolo classe ’88, ha fatto molte esperienze in diverse pizzerie prima di rilevare nel 2015 la pizzeria sita in via Appia 1165.

Da subito ha investito energia e determinazione, unite alla sua passione indiscussa per la pizza, (passione che lo accompagna fin da giovanissimo, ndr) e non curante della pressione fiscale e di tutte le normative che scoraggiano spesso anche gli imprenditori più temerari, ha deciso di investire nuovamente nella sua attività e di portare il suo lavoro ad un livello superiore, motivato dall’affetto di tantissime persone che ogni giorno preferiscono la sua pizza alla moltitudine di prodotti che ci sono sul mercato.

Cambia la forma ma non la sostanza perché la sua pizza resta la stessa, semplice e buona. Infatti, gli ingredienti utilizzati per il suo impasto, sono l’espressione più rappresentativa della sua passione e del suo estro, perché fin da subito ha scelto di differenziare i suoi prodotti utilizzando farine ed ingredienti di qualità, molti dei quali provenienti dalla nostra terra.

La sala

Il Titolare della pizzeria “New Metro”, Manuel di Leonora: “Sabato abbiamo riaperto con entusiasmo la pizzeria, con una nuova bellezza, quella bellezza di cui ha bisogno Minturno, e abbiamo ricominciato a deliziare i nostri clienti con la stessa squisita pizza di sempre ma accogliendoli con una sala più moderna. Sono minturnese e credo nella possibilità di poter restare nel mio paese e poter contribuire a far crescere il mio territorio e lo faccio ogni giorno mettendo a servizio dei cittadini la passione e la tradizione che porto con me”.

 

Che la voglia e la passione di Manuel sia di ispirazione a tutti coloro che hanno timore di restare e investire il proprio futuro nel proprio paese, che possa, il suo coraggio ridare speranza ai tanti giovani che decidono di abbandonare Minturno per scappare nelle grandi città o fuori dall’Italia perché non si sentono valorizzati.

Il Titolare e sua moglie