Settecento anni di storia nel 2020 per il Santuario della Santissima Annunziata, infatti Chiesa e Stabilimento furono fondati dall’Università di Gaeta nel 1320, come si legge in una targa dedicatoria.

Il Vescovo Francesco Bruno, al rientro da Napoli, il 2 maggio 1321 autorizza formalmente la realizzazione di uno stabilimento ospedaliero, con annessa chiesa – corsia, alle porte della città. La chiesa sarà consacrata l’11 maggio 1354, e un anno dopo fu avviata l’attività ospedaliera dello Stabilimento dell’Annunziata, per  residenti, viaggiatori e pellegrini, sino al primo conflitto mondiale quando saranno i nostri soldati ad essere portati nelle corsie dell’Annunziata per essere curati.

Nel contempo sin dall’inizio ha funzionato come orfanotrofio, con una ruota, che garantiva l’anonimato di chi lasciava il neonato, funzionante sino all’inizio del novecento. Fu edificata all’origine fuori dalla cinta muraria della città a ridosso del mare, demolita nel 1536 in buona parte per far spazio alla costruzione dei bastioni della città, ora non più visibili.

Fu riedificata nel 1621 in stile barocco; la facciata, opera di Andrea Lazzari, presenta in alto un orologio maiolicato di Matteo De Vivo sormontato da un campanile a vela dei primi del settecento. All’interno, domina l’abside, il polittico cinquecentesco di Giovan Filippo Criscuolo donato alla Chiesa dal gaetano Giuliano Colojna.

Nella navata centrale sono presenti due altari marmorei realizzati da Dionisio Lazzari con tele di Luca Giordano (Crocifissione e Adorazione dei Pastori, 1690), mentre l’attuale Cappella del Santissimo Sacramento ospita la tela Madonna col Bambino di Giacinto Brandi. Vero scrigno di arte è la Grotta D’Oro o Cappella dell’Immacolata Concezione – secolo XV – con un proprio ingresso su via Annunziata. Le pareti interne sono decorate da un ciclo pittorico di 18 tele ad opera del Criscuolo e di alcuni suoi allievi. Sull’altare si eleva il quadro dell’Immacolata Concezione ad opera di Scipione Pulzone, dinanzi al quale Papa Pio IX fu ispirato al dogma. Il Covid-19 ha condizionato fortemente le celebrazioni ma certamente vi saranno tempi migliori per i festeggiamenti.