Nel territorio del Golfo di Gaeta e delle isole Ponziane i canti e le tradizioni popolari rappresentano ancora segni identificativi della cultura locale. Grazie alla sinergia fra Enti, Associazioni e l’Agenzia regionale del Turismo della Regione Lazio, anche quest’anno i nove Comuni del Golfo hanno predisposto un progetto di rete che ha lo scopo di valorizzare le specificità di ogni evento, inserendolo in un contesto comprensoriale.

Alla luce di questa nuova prospettiva, la quarta edizione di Sciusci e Ciaramelle riassume i connotati di un originale Festival spontaneo, caratterizzato da un ricco calendario di manifestazioni che si susseguono in ogni comune  del Golfo. Con l’intento di diffondere in un’ottica sinergica è stato predisposto un calendario unico degli eventi devozionali, spettacolari e culturali dei nove comuni che compongono l’unico Distretto Turistico della Regione Lazio:  Gaeta, Formia, Minturno, Itri, Spigno Saturnia, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Ponza e Ventotene. A presentare la manifestazione, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso l’aula consiliare del Comune di Gaeta, gli Amministratori intervenuti: il Sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano, l’Assessore al Turismo del Comune di Gaeta Angelo Magliozzi, il capo di gabinetto del Sindaco di Formia Armando Russo, il delegato alla Cultura di Minturno Giuseppe Pensiero, il Vice Sindaco di Itri Andrea Di Biase, l’Assessore alla Cultura di Castelforte Paola Iotti, Consigliere comunale di Ventotene con delega al Turismo Aurelio Matrone.

Tante le manifestazioni e tra queste: la Serenata alla Vergine, che si svolge a Ponza  l’8 dicembre, dove la Tradizione vuole che tutti gli uomini dell’isola intonino per le strade un appassionato canto “a cappella” alla Madonna; le  Novene  che si celebrano all’alba dal 16 al 24 dicembre nella Chiesa di Santa Maria ad Martyres di Maranola di Formia, eseguite con l’accompagnamento di un’orchestra di zampogne e di un organo antico; gli Sciusci, i canti tipici di questua in onore di San Silvestro, eseguiti la sera del 31 nelle vie di Gaeta da gruppi spontanei, accompagnandosi con vari strumenti a percussioni. Ad ogni cerimonia è collegata la consumazione di cibi rituali, in particolare i dolci che ancora vengono preparati con antica sapienza nelle case e nei ristoranti. Il programma, che andrà ad arricchirsi nei prossimi giorni e che sarà consultabile anche sul portale regionale visitlazio.com, dà la possibilità ai residenti di conoscere più a fondo le proprie radici e al turista curioso di compiere un “viaggio” attraverso i luoghi, la storia, le tradizioni culturali del Distretto del Golfo di Gaeta e isole Ponziane.