Alla luce del maggior afflusso turistico, tipico del periodo estivo, sia nella zona litoranea che nel resto della provincia, proseguono senza sosta i controlli dei Finanzieri del Comando Provinciale di Fermo anche in materia di sicurezza prodotti, a tutela dell’economia legale. Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo, ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza. E’ una battaglia quotidiana, nelle Marche come in qualsiasi altra regione italiana. Nell’ambito di tali attività, i militari del Nucleo P.E.F. di Fermo hanno appurato che presso un’azienda ubicata sulla costa, operante nel settore del commercio di prodotti casalinghi ed elettrici e gestita da un soggetto di etnia cinese, venivano detenuti prodotti di diversa tipologia, sia esposti per la vendita che stoccati all’interno dei magazzini aziendali, non in linea con gli standard di sicurezza previsti dalla normativa europea e nazionale, in quanto privi del marchio CE o con apposizione del marchio irregolare o non conforme, ovvero non riportanti (o riportanti in maniera illeggibile) le informazioni e avvertenze in lingua italiana contemplate dal c.d. Codice del Consumo, quali: l’esatta descrizione del materiale impiegato, l’avvertenza circa la presenza di eventuali sostanze nocive, la descrizione delle caratteristiche del prodotto, l’indicazione dell’importatore e del produttore. In ordine alle violazioni attinenti la marcatura CE, sono stati sottoposti a sequestro penale oltre 100.000 articoli di diversa tipologia, tra i quali elementi decorativi, giocattoli, accessori per la telefonia e materiale elettrico, con il contestuale deferimento alla competente Autorità Giudiziaria del titolare dell’esercizio commerciale per “Frode nell’esercizio del commercio”. Con riguardo, invece, alle violazioni contemplate dal Codice del Consumo a tutela della salute della collettività, si è proceduto a sottoporre a sequestro amministrativo ulteriori 2.600 prodotti della medesima tipologia, con irrogazione delle relative sanzioni pecuniarie e segnalazione del responsabile alla Camera di Commercio per i provvedimenti di competenza. Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza della persona sottoposta ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna. Tale risultato ha permesso di contrastare con efficacia l’immissione in commercio nel distretto fermano di un’ingente quantità di prodotti non sicuri e quindi potenzialmente pericolosi per composizione e qualità, ciò a dimostrazione della sempre vigile e capillare osservazione del territorio, nonché della grande attenzione del Corpo volta, tra le altre cose, anche alla repressione di tali fenomenologie illecite che mettono a repentaglio la salute dei consumatori, talvolta dei più piccoli. L’attività esperita conferma il costante impegno dei Finanzieri nell’opera di prevenzione e repressione dell’insidioso fenomeno della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini e insicuri, che danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettendo, nel contempo, in pericolo la salute e la sicurezza dei consumatori. La Guardia di Finanza, valorizzando il suo peculiare approccio trasversale e contestuale nei vari settori istituzionali di diretta e specifica competenza, si dimostra in grado di colpire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno.