Il 20 maggio e la profezia di Nostradamus su Napoli – Suscitano da sempre scetticismo e interesse le quartine di Nostradamus, l’astrologo francese vissuto nel 1500 considerato da molti come uno tra i più famosi e importanti scrittori di profezie della storia. Nel vergare le profezie, Nostradamus, non usa sempre date precise e il linguaggio utilizzato lascia spazio all’interpretazione. In molti provano a decifrare il messaggio nelle quartine ma quasi sempre il risultato è errato. Con l’avvicinarsi del 20 maggio torna attuale la profezia di Nostradamus riguardante Napoli. Di seguito la profezia:

Sol vingt de Taurus û fort terre trembler,Le grand théâtre remply ruinera,L’air ciel & terre obscurcir & troubler,Lors l’infidelle Dieu & faincts voguera.(Il Sole venti del Toro in cui la terra tremerà forte,Il grande teatro pieno cadrà in rovina,l’aria, il cielo e la terra si oscureranno e traballeranno,quando l’infedele Dio e i santi chiamerà).

Cinq & quarante degrez ciel bruflera,Feu approcher de la grand’ cité neuve,Inïtant grand flamme efparfe fauteraQuand on voudra des Normans faire preuve.(Cinque e quaranta gradi il cielo brucerà,Il fuoco si avvicinerà alla grande città nuova,Un’improvvisa grande fiamma si diffonderàQuando si vorrà mettere alla prova i Normanni).

Queste due profezie racchiuse nei versetti sono interpretate da alcuni come premonizioni. L’evento dovrebbe avvenire il 20 maggio (mese del Toro) quando la terra tremerà (l’anno dell’evento non è indicato). Il secondo versetto racchiude il luogo, ovvero Napoli che si trova proprio a 40,5° di latitudine e il cui nome dal greco significa proprio Nuova Città. Il riferimento poi al teatro e ai Normanni sembrerebbe la conferma dell’ipotesi del luogo visto che i Normanni conquistarono il sud Italia tra il XI e il XII secolo.

C’è da dire che, come spiega Massimo Polidoro, scrittore, divulgatore scientifico e segretario nazionale del Cicap (Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze): «Nostradamus non ha mai veramente previsto alcun evento futuro. Le uniche tre volte in cui è indicata una data precisa si è clamorosamente sbagliato».