Inverno demografico: i numeri del Golfo di Gaeta Una flessione generale della popolazione è quello che emerge da un recente studio sul nostro Paese. Una calo demografico diffuso ed omogeno su tutto il territorio nazionale che non fa sconti nemmeno nel Golfo di Gaeta con i dati che raccontano meglio di altro una tendenza in alcuni casi peraltro già avvertita dal dibattito pubblico. La popolazione italiana sta invecchiando e i piccoli territori, in modo asimettrico, stanno perdendo linfa vitale e risorse a discapito dei centri medio grandi. Questo è quello che emerge dai dati raccolti dalla Fondazione Think Tank Nord Est e presentati lo scorso novembre evidenziano come già detto un calo generale della popolazione. In media tutti gli enti locali mostrano trend negativi, ma con differenze significative a seconda delle dimensioni. Sono i municipi più piccoli, ad evidenziare una forte diminuzione dei residenti. Il trend, con un dato nazionale del -19% su base decennale e in generale peggiore man mano che diminuisce la dimensione abitativa, è confermato dagli indicatori demografici calcolati su tutti i 7.904 comuni della penisola. Numeri però che ci raccontano un’eccezione degna di nota nel Golfo che va in controtendenza rispetto alle performance nazionali. Come si può vedere dalla tabella riepilogativa, il fanalino di coda è rappresentata dalla Città di Gaeta. Nonostante sia una comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti negli ultimi anni ha visto un trend di variazione demografico del -7,08%. Una trasformazione che ha colpito anche Sperlonga con il suo -6,80%. Due realtà in cui i residenti stanno lasciando via via spazio ai turisti per molteplici ragioni legate in buona sostanza anche al mercato immobiliare. Non stupisce, invece, il dato di comuni come Spigno Saturnia (-3,51%), Itri (-2,53%), Ventotene (-2,51%) e SS. Cosma e Damiano (-1.35%) che confermano il trend nazionale. Si mantiene stabile Ponza (+0,64%) e tra le città più grandi Formia (+0,97%) e  Minturno che con il suo +1,99% fa registrare la miglior performance in riva al Golfo.

Inverno demografico: i numeri del Golfo di Gaeta Il calo della popolazione sta in qualche modo svuotando interi territori. La flessione del numero degli abitanti, si legge nel comunicato della Fondazione Think Tank Nord est “è peraltro destinata ad intensificarsi nei prossimi anni, mettendo quindi a rischio la sostenibilità dei ervizi legati all’istruzione e al sociale, ma anche alla cultura e allo sport.” Per fare un esempio, nella piccola Ventotene da anni è a rischio la presenza di una scuola elementare causa calo demografico e in altri comuni è in discussione il finanziamento del trasporto pubblico locale. Lo spopolamento a sua volta “causa la scomparsa delle attività economiche, generando ulteriore isolamento e declino economico, in una spirale di effetti negativi difficile da invertire.” Il futuro delle città passa da scelte cruciali che dovranno affrontare le amministrazioni locali riprogrammando i propri interventi sui servizi essenziali facendo affidamento su un bacino demografico minimo.