Caro Presidente, c’è un articolo della Carta Costituzionale, che mi sta particolarmente a cuore, e che vorrei affidarLe: l’articolo 49. Recita testualmente: “tutti i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere, con metodo democratico, a determinare la politica nazionale.” Era il 5 marzo 1947, quando l’assemblea costituente discusse dell’articolo 49.

Il primo a prendere la parola fu Umberto Tupini, democristiano, uno dei protagonisti della stesura della Costituzione, per rivendicare il ruolo del Parlamento come il fulcro di tutto l’ordinamento repubblicano, affermando che altrimenti “la democrazia è la maschera e non il volto di un regime democratico.” Poi aggiunse: “a chi spetterà, onorevoli colleghi, il compito di rendere vitale ed efficace il nostro sistema parlamentare? Soprattutto, e direi esclusivamente, ai partiti. […] È illusione pensare che un regime democratico possa funzionare senza i partiti politici.”

Ecco, signor Presidente, mai come in questo momento storico, dove viviamo un’emergenza perenne, sempre sull’orlo del baratro, abbiamo bisogno di raccogliere e praticare la raccomandazione dell’Onorevole Tupini: dare centralità alla Politica, attraverso i partiti. Abbiamo bisogno di Politica e quindi di Partiti che sappiano di popolo, che ne rappresentino le loro istanze soprattutto quelle degli ultimi e che tornino a svolgere la loro funzione storica, quella di formare una classe dirigente.

Non può esserci politica forte se non c’è classe dirigente all’altezza delle sfide che il nostro tempo ci presenta. Si è pensato che la migliore classe politica, fosse quella che non l’aveva mai praticata, quella che non si era mai “sporcata” con essa. La politica, invece, è un’attività intellettuale e come tale, ha bisogno di studio, specializzazione e naturalmente discernimento. A lei, signor Presidente, questa funzione “pedagogica”, a un sistema politico molto diviso, improvvisato, talvolta senza riferimenti ideali né programmatici. Caro Presidente, i partiti, quindi, la Democrazia.