Fondi – Mondragone: Caldo Killer, 2 decessi in spiaggia a distanza di poche ore – Il forte caldo a distanza di ore ha stroncato la vita a due persone che vivono a distanza di pochi km. Sul litorale di Fondi, un 70enne stava trascorrendo la giornata al mare quando nel pomeriggio di ieri si è accasciato sul bagnasciuga. Subito soccorso dai bagnanti e personale degli stabilimenti balneari, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

Fondi – Mondragone: Caldo Killer, 2 decessi in spiaggia a distanza di poche ore – Non è purtroppo l’unica vittima, nel fine settimana a perdere la vita una 60enne a Mondragone. Stessa sorte. La donna era in spiaggia quando si è accasciata senza dare più segni di vita. Anche lei soccorsa dai bagnanti e successivamente dal personale del 118 che hanno costatato il decesso.

ARTICOLO CORRELATO – Delfino spiaggiato, si indaga sulle cause della morte: Domenica 8 settembre 2019 i volontari del Circolo Legambiente hanno provveduto a prelevare presso un ingrosso di prodotti ittici a Formia il ghiaccio necessario alla conservazione del delfino spiaggiato ieri sera presso il Lido Sirene a Scauri.
Il cadavere del cetaceo era stato momentaneamente custodito presso una struttura del Comune di Minturno grazie all’interessamento del Comando della Polizia Comunale è in attesa di essere prelevato dall’Istituto Zooprofilattico di Roma per essere sottoposto ad accertamenti in grado di risalire alla causa certa della morte. E’ ancora presto per esserne certi ma con molta probabilità la modesta ferita riscontrata sul cetaceo non è la causa del decesso e ne può aver contribuito. Si può pensare ad un ingestione di plastica, un trauma ma gli accertamenti sono mirati a vedere se siamo difronte ad una nuova epidemia di Morbillo la stessa malattia esantematica prima delle vaccinazioni diffusa tra gli umani e che ora, trattandosi il delfino di un mammifero, si è trasmessa dall’uomo attraverso corsi d’acqua e scarichi a mare. In questi giorni sono stati riscontrati numerosi casi tra la Toscana e il Lazio. Speriamo che ora l’epidemia non sia diffusa tra la comunità dei delfini del basso Lazio ed isole pontine. Potremmo trovarci difronte ad una altra tragedia provocata dall’uomo. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.