Uno dei reati più spregevoli e infamanti, che non vorremmo mai raccontare.

le mani di un genitore sono fatte per accarezzare la propria figlia, gli abbracci per rassicurare e incoraggiare, in nome di un amore per il quale si darebbe anche la propria vita se necessario, ma mai per dar sfogo alla propria sessualità.

questo avviene tra gli animali o, forse, avveniva nella preistoria. Brava la giovane a trovare il coraggio per denunziare. Bisogna sempre avere fiducia nelle forze di polizia e non lasciare impuniti questi reati che incidono grandemente sulla psiche della vittima. Ed ora il comunicato testuale della Polizia di Stato:

“Nella serata di ieri, agenti della Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con la Squadra mobile di Vercelli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP di Latina, Dott.ssa  Giorgia CASTRIOTA, nei confronti di un uomo della provincia di Latina, indagato dei reati di maltrattamenti e violenza sessuale, commessi nei confronti della figlia, quando questa era minorenne.

Le indagini coordinate dalla  dott.ssa Martina TAGLIONE della Procura di Latina permettevano agli investigatori della Squadra Mobile di Latina  di riscontrare che la giovane donna è stata vittima, nella provincia di Latina, tra il 2018 ed il 2020, di ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica, ed abusata sessualmente in almeno due circostanze dal padre, il quale inoltre per dissuadere la figlia dal denunciare l’accaduto, la intimoriva, negli ultimi tempi, inoltrandole dei messaggi di testo con cui la minacciava di sfregiarla con l’acido.

La giovane, nei giorni scorsi, ha trovato il coraggio di raccontare quanto subito e denunciare i fatti in Questura. L’uomo è stato rintracciato ed arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con la Squadra mobile di Vercelli, dove il prevenuto si era trasferito da anni per motivi di lavoro”.