Acqualatina S.p.A. in una nota stampa comunica: “In questi giorni, alcune temporanee anomalie informatiche hanno generato solleciti di pagamento multipli e ritardi nella consegna di alcune bollette. Anomalie già prontamente risolte dai tecnici informatici.

Nel rispetto degli utenti, rendiamo noto che nessun costo verrà addebitato per tutti i solleciti ricevuti successivamente al primo, e che la scadenza delle bollette coinvolte nei ritardi di consegna verrà posticipata di 30 giorni: sui pagamenti che arriveranno entro i 30 giorni successivi alla scadenza ordinaria, non verrà applicato alcun interesse di mora.

Precisato ciò, rimane un problema importante su cui puntare l’attenzione, legato proprio all’invio di solleciti di pagamento: il fenomeno della morosità. Un fenomeno che, nel nostro territorio, grava in maniera di gran lunga superiore alla media nazionale e che incide in maniera duplice sulla collettività, con oltre 17 milioni di euro di insoluto.

Il mancato pagamento delle bollette da parte di una porzione di utenti, infatti, danneggia il resto della collettività virtuosa sia perché i costi della morosità fanno aumentare la tariffa, sia perché bloccano gli investimenti, necessari per migliorare il servizio a favore di tutti. Un peso, dunque, che va ben oltre quello citato da alcuni in riferimento all’invio di solleciti errati. 

Per tali motivi, la Società è tenuta al recupero della morosità e, al contempo, è impegnata nel tutelare le utenze più fragili, come sempre fatto e ancor più in pandemia. Numerose sono le azioni in tale senso.

Per tutte queste utenze, infatti, sono previsti supporti che vanno dal Bonus Sociale a trattamenti di rateizzazione personalizzata e alla Camera di Conciliazione.

Nei momenti più difficili della pandemia, inoltre, ben prima che intervenissero le indicazioni di ARERA, abbiamo sospeso le attività di recupero del credito, inclusi gli interventi di interruzione del flusso per morosità, e adottato varie agevolazioni a favore degli utenti, come l’estensione dei termini di pagamento e la riapertura dell’acqua a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta, indipendentemente dalla propria posizione debitoria.

Fino ad arrivare all’ultimo bilancio, rispetto al quale l’Assemblea dei Soci ha deliberato di riservare il 10% degli utili per rinforzare il Bonus Sociale, andando ben oltre quanto previsto da ARERA e sempre nel rispetto delle utenze in difficoltà.”