Problema cinghiali a Castelforte. Le precisazioni della minoranza – “Recentemente è apparsa sulla stampa una dichiarazione del Sindaco sulla gestione della problematica relativa ai danni causati dai cinghiali nel nostro territorio, sulla quale riteniamo siano doverose alcune precisazioni.

A nostro avviso sembra semplicemente essere un inutile ed ennesimo tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalla realtà e dalle reali responsabilità e competenze dei diversi Enti interessati , ivi compreso il comune.

Ci verrebbe naturale ricordare le “ricette” per risolvere il problema decantate solo qualche tempo fa dall’attuale Sindaco  in campagna elettorale che servirono solo a  strumentalizzare il  problema allo scopo di rincorrere semplicemente un tornaconto elettorale.

Ci sorprende però, oggi che amministra, come il Sindaco e la sua Maggioranza affrontano questa problematica che affligge tanti cittadini, con estrema superficialità.

 Gia’ a Novembre 2022 infatti il Sindaco inviò una lettera agli enti sovracomunali, simile a quella inviata in questi giorni, e già allora fummo costretti a rilevare al Sindaco che le leggi settoriali  prevedevano competenze e responsabilità diverse e soprattutto spiegammo  quali fossero le competenze in capo ai Comuni. 

Probabilmente non c’è volontà da parte del Sindaco di  assumersi le proprie responsabilità e cercare di affrontare il problema con i mezzi a disposizione.

Sembra quasi voler dare un contentino ai tanti cittadini, giustamente esasperati, che chiedono un intervento sul territorio. Siamo dunque ancora una volta costretti a spiegare, dopo averlo già fatto a novembre del 2022 , semplicemente quale è la reale procedura da mettere in atto, sperando questa volta di essere ascoltati.

Per quanto attiene ai comuni e agli ATC, le loro funzioni e competenze sono regolamentate all’interno del P.R.I.U. approvato dalla Regione Lazio.

 Infatti nel P.R.I.U. è molto ben specificato che per quanto concerne i territori “urbani e periurbani” i Comuni, qualora ne ravvisino la necessità (e nel nostro caso specifico esiste), per le competenze di cui all’art.35 della L.R. 17/95, entro 30 giorni dall’approvazione  del P.R.I.U., inviano all’ A.D.A. di competenza per l’approvazione, le informazioni e i dati secondo un modello di intervento di controllo. 

Tale modello, che viene approvato dall’A.D.A, integra il P.R.I.U e ne da attuazione a livello locale

Riteniamo quindi che il Sindaco, invece di cercare di sfuggire le responsabilità inviando inutili segnalazioni ad Enti sovracomunali, lettere prive di alcuna utilità pratica e come abbiamo detto, senza alcun fondamento legislativo, debba mettere in atto quanto è di competenza del Comune. 

Ovviamente, tutto questo, ha un  senso se si vuole veramente e seriamente cercare di affrontare la problematica dei cingiali

Se invece l’intento del Sindaco e di questa Maggioranza è solo quello di guadagnare un minimo di “visibilità mediatica” senza voler provare a risolvere il problema, si continui così ma non si racconti ai cittadini che si sta facendo quanto possibile , perché non corrisponde al vero.”

Lo comunica il Gruppo Consiliare del PD, Giuseppe Rosato  e GIANCARLO CARDILLO. Il Segretario del PD Ferdinando Orlandi