Emilio Di Micco

Emilio Di Micco: Welfare locale e innovazione sociale – Emilio Di Micco, Dottore in Economia, comunica: “Frequentemente nelle nostre città emergono iniziative economiche, culturali, di rigenerazione urbana che hanno anche un impatto sociale attivando reti, relazioni e favorendo la cooperazione. In molti casi, questi processi sono inglobati sotto l’etichetta di innovazione sociale, che attraverso pratiche creative, sperimentali e condivise, cercano di dare risposta alle istanze delle comunità superando la logica tradizionale del welfare per categorie di utenza e progettando servizi reali in funzioni dei bisogni. Queste pratiche di innovazione sociale portano i Comuni a confrontarsi con nuovi attori, ad attivare nuove relazioni e ad investire, in maniera integrata, sui meccanismi della rappresentanza e della partecipazione e dunque su un modello di governance collaborativa.

La pandemia ha reso ancora più evidente il ruolo cruciale dei territori, delle loro risorse e di reti sociali inclusive. È possibile, dunque, ripensare il modello del welfare locale?

Laboratorio Locale di Innovazione del Welfare

La pandemia ha mostrato che del welfare abbiamo ancora bisogno, ma allo stesso tempo ha mostrato i limiti del welfare locale attuale. L’assenza di interventi strutturali ha spinto gli enti locali a riorganizzarsi “dal basso” per far fronte alle sfide sociali emergenti. Un esempio, è il progetto WILL (Welfare Innovation Local Lab), dove alcuni comuni del Nord Italia, insieme ad ANCI e alla sua fondazione IFEL (L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale), stanno sperimentando un nuovo modello, pensato per sperimentare, confrontare e mettere a sistema pratiche capaci di innovare in profondità il welfare locale italiano (quale fattore fondamentale per lo sviluppo e la competitività di un territorio), rendendolo sostenibile, generativo e congruente con i reali bisogni delle comunità locali.

L’istituzione di un Laboratorio Locale di Innovazione del Welfare può supportare gli Enti locali ad individuare soluzioni generative e innovative per il welfare locale. L’obiettivo è individuare interventi che rispondano ai bisogni dei cittadini e che siano in grado di autosostenersi, sul piano delle risorse economiche e sociali mobilitate, senza aggravi ulteriori sulle difficili finanze pubbliche locali. Le condizioni per attuare questi cambiamenti sono: vision e capacità della governance pubblica; coinvolgimento di importanti partner come, ad esempio, Provincia, CSV (Centri di Servizio per il Volontariato), Università ed Enti del Terzo Settore.

I possibili vantaggi sono la condivisione di una serie di benefici e servizi, a cui difficilmente una singola amministrazione potrebbe avere accesso individualmente:

  • Formazione iniziale e continua del proprio personale di progetto coinvolto;
  • Assessment del sistema di welfare rispetto ai bisogni emergenti dei cittadini e messa a disposizione di logiche e strumenti operativi per il ciclo strategico di ripianificazione e governo dei servizi sociali;
  • Partecipazione a un processo continuo di benchmarking tra enti, in una logica di mutuo apprendimento e di valorizzazione delle reciproche competenze ed esperienze, modellizzando e diffondendo le rispettive buone pratiche;
  • Definizione condivisa di un piano strategico di visione e di riposizionamento dei servizi di welfare a livello locale;
  • Accompagnamento e tutorship personalizzata da parte di istituzioni di formazione e ricerca altamente qualificate.

Altre proposte da poter considerare sono:

  • L’istituzione di uno sportello informativo dedicato agli Enti del Terzo Settore finalizzato alla conoscenza, all’approfondimento e alla diffusione delle norme che disciplinano l’attività degli enti che operano nel Terzo Settore con particolare riferimento agli aspetti normativi, amministrativi e fiscali; ma anche informazioni sulle opportunità dei bandi regionali e nazionali dedicati agli Enti del terzo settore.

Il Paese e i territori hanno bisogno di riforme strutturali che innovino radicalmente il welfare in un’ottica di adeguatezza dei servizi e sostenibilità, senza dimenticare la solidarietà e l’inclusione dei più fragili, costruendo una comunità e società e non più limitarsi a erogare prestazioni.

Coloro che sono interessati a rimanere informati sulle iniziative e bandi in tema di politiche giovanili, sociali e ambientali, possono iscriversi al mio Gruppo Telegram denominato Social Innovation Community, di seguito il link per iscriversi: https://t.me/+bKExplTBCqs5NWZk