Accessi al mare: a Formia nulla di nuovo sotto al sole. Ora intervengano le autorità preposte – L’estate scorsa avevamo promesso che saremmo tornati ad affrontare il tema degli accessi al mare sul litorale di Formia in particolare nel tratto che va dalla Rotonda dei Carabinieri e sino al bivio per le frazioni di Santo Janni e di Gianola. È un tratto non breve e centralissimo nell’assetto urbanistico di Formia. Ebbene nel passato si è consentito che cittadini o privati imprenditori potessero occludere gli accessi al mare. Si discute in tutta Italia del destino che faranno le attuali licenze di stabilimenti balneari con l’applicazione della Bolkstain successivamente al 31 dicembre 2023 mentre a Formia si è fatto molto di più… si sono fatte sparire le spiagge che – si badi bene – sono beni demaniali di proprietà della collettività e che mai si potrebbe vantare usucapione sulle stesse.

Accessi al mare a Formia – Abbiamo in passato intervistato sul merito il sindaco neoeletto Gianluca Taddeo che dopo aver osservato che questo è un problema che si è incancrenito nel tempo ha fatto osservare che si attendeva l’insediamento del dirigente comunale al settore che, comunque, avrebbe operato a scavalco. Si tratta dell’architetto Bonaventura Chianese che ora è presente solo il lunedì e il venerdì di norma. È un dirigente preparato ma in pianta organica presso il Comune di Fondi che lo “presta” al Comune di Formia due giornate lavorative alla settimana. Ora un pool di associazioni ha deciso di mettere nero su bianco e fargli presente che tale situazione di abuso diffuso va rimossa.

Accessi al mare a Formia – Tramite il nostro magazine si chiede alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gaeta, alla Compagnia di Formia dell’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Locale di far rimuovere gli accessi al mare che – quasi tutti – sono blindati. Ribadiamo quanto più volte evidenziato: serve una cartellonista che segnali a residenti e turisti i vari punti previsti per accedere agli arenili e gli orari di accesso. Prima dell’ultimo conflitto mondiale il sovrano Vittorio Emanuele III si recava sulla spiaggia attigua alla scogliera della regina per praticare il suo sport preferito: la pesca. La polizia teneva a distanza i comuni mortali. Ora dopo 77 anni di Repubblica tutti noi abbiamo diritto di accedere al mare, al mare “nostrum”.