Il Comune di Formia ‘smentisce’ Un’Altra città ed il Movimento Cinque Stelle sui manifesti elettorali abusivi del candidato sindaco Amato La Mura: “Cinque giorni di tempo per ricevere le doverose scuse. In alternativa dovrò difendere la mia immagine, sotto ogni profilo”.

“Mi dispiace constatare che tra i miei competitors c’è qualcuno che predica bene ma razzola male, assai male”. È molto deluso e rammaricato il candidato sindaco Amato La Mura per il contenuto di una diffida, rivelatasi infondata e soprattutto diffamatoria e calunniosa, firmata dall’avvocato Christian Lombardi.  A nome dell’associazione “Un’altra città” del Movimento Cinque Stelle segnalava al commissario Prefettizio del Comune di Formia Silvana Tizzano, al segretario generale Alessandro Izzi e alla dirigente della Polizia locale Rosanna Picano l’illegittima affissione di manifesti elettorali da parte del candidato sindaco La Mura.

“Sono rammaricato per tante ragioni, una su tutte – osserva subito il dottor La Mura – Il candidato sindaco, sostenuto da “Un’altra città” e dal Movimento Cinque Stelle, Paola Villa, per tentare di ridimensionare una delle peggiori gestioni amministrative che la città nella sua lunga e prestigiosa storia ricordi aveva raccomandato a tutti noi candidati di affrontare una campagna elettorale all’insegna della sobrietà, propositività invitando ad utilizzare un linguaggio civile e del rispetto degli avversari, qualsiasi essi siano. Sono state tutte parole al vento, ingannevoli e frutto di un facile pregiudizio che sintetizza anche la pochezza ed il pressapochismo di cui l’amministrazione dell’ex sindaco Paola Villa è stata paladina nel corso dei due anni e mezzo in cui ha avuto l’onere, mal ripagato, di guidare il comune. La sortita dell’avvocato Lombardi si è rivelata la tradizionale foglia di fico per nascondere il nulla e attaccare, sul piano politico e personale, un candidato a sindaco – aggiunge il dottor La Mura – che ha la legittima pretesa, grazie all’affidabilità della coalizione che lo sostiene, di diventare nel prossimo quinquennio una credibile e competitiva forza di governo. Altro che…”

I fatti: Il coordinatore di “Un’altra città” Lombardi era stato ardito a segnalare inesistenti forme abusive di propaganda elettorale da parte del dottor La Mura arrivando ad ipotizzare la commissione di un reato, previsto dall’articolo 8 della legge 212/1956,  ed un illecito amministrativo previsto dai regolamenti comunali.

Il dottor Amato La Mura attribuisce all’avvocato Lombardi il merito di aver provocato “un’autentica tempesta in un bicchier d’acqua.

Per un giorno, il 26 luglio, ha terrorizzato diversi settori del Comune subito dopo la presentazione della sua manettara diffida corredata da un’ampia ed inutile documentazione fotografica che riportava i miei manifesti elettorali riportanti la scritta Amato La Mura sindaco.  Personalmente ringrazio l’attenta ed immediata azione di verifica del segretario generale Izzi giunta ad una conclusione di cui ero già certo: ‘Le risposte istruttorie e la produzione documentale acquisite dai competenti uffici escludono ogni violazione di legge in merito a quanto prospettato dall’esponente’, cioè dall’avvocato Lombardi in questione”

Il candidato a sindaco La Mura, anch’egli destinatario a titolo personale della diffida di Lombardi, ha sottolineato come la doverosa opera di controllo promossa dal segretario generale Izzi rappresenti, sostanzialmente, “la migliore risposta che uno degli ultimi dirigenti rimasti fedeli al sindaco Paola Villa avrebbe potuto ricevere”

Nella sua relazione interna la dirigente del settore Polizia Locale Picano ha scritto testualmente che ‘I manifesti in questione sono stati affissi da personale previa regolare prenotazione e pagamento del relativo diritto, nel rispetto dell’articolo 34 del regolamento che disciplina il canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico e di esposizione pubblicitaria approvato dal Commissario Prefettizio con la delibera consiliare numero 17 del 25 marzo 2021”

Più esaustivo il contenuto del report inviato al segretario Izzi dal dirigente del settore economico finanziario dell’ente Daniele Rossi. “L’avvocato Lombardi conosce benissimo come le sue tasche gli uffici ed il personale del Comune di Formia, sia per la sua recente e vigilante attività amministrativa a sostegno dell’ex sindaco Villa che per il suo lavoro.

Ha perso un’altra grande occasione per rimanere in silenzio. Semmai, se avesse avuto qualche remora o dubbio avrebbe avuto subito la possibilità di chiedere e risolvere i suoi dubbi esistenziali. E invece il facile comportamento arrogante di taluni dirigenti politici scaturisce solo da un tentativo di demonizzazione dell’avversario, non di tutti ma di uno in particolare – ha rimarcato La Mura – cioè del sottoscritto. Ma va bene così…”

Il dirigente Rossi ha ricordato che presso l’ufficio pubbliche affissione del Comune di Formia era stata effettuata da parte del dottor La Mura una prenotazione per l’affissione di 50 manifesti formato 70×100 per un periodo di 10 giorni nell’arco temporale intercorrente tra il 19 luglio ed il 28 luglio 2021.

In data 14 luglio, con largo anticipo rispetto al periodo ‘prenotato’, era stato effettuato, attraverso un bollettino postale, il pagamento dei diritti di affissione per un importo complessivo di 40 euro sul conto corrente del Comune di Formia.

L’affissione effettuata poi in via Palazzo Condotto, sul muro adiacente la scuola media Mattej, era stata realizzata direttamente dall’addetto comunale su uno “spazio – aveva aggiunto il dirigente Rossi smentendo la versione di Lombardi – abitualmente destinato alle affissioni a pagamento da parte di questo ente. I manifesti non riportano segni di autorizzazione – ha terminato il responsabile del settore economico finanziario del comune – in quanto affissi direttamente dal nostro personale dipendente”

Il dottor La Mura, ricevute le scuse da parte del Comune di Formia, pretende ora che a formalizzarle in maniera pubblica “siano il candidato sindaco della lista civica “Un’altra città” e del Movimento Cinque Stelle e l’avvocato Lombardi. Mi appello al loro buonsenso e senso di responsabilità dopo aver reclamizzato una campagna elettorale dai toni soft.

Mi sembra che le loro enunciazioni verbali siano rimaste tali. Mi auguro che risolvano questo palese e prevedibile scivolone entro cinque giorni. In caso contrario – ha concluso il candidato sindaco La Mura – di concerto con i miei legali di fiducia promuoverò una serie di iniziative a tutela della mia immagine, della candidatura a sindaco e della mia attività di dirigente medico. Spero che la sortita dell’avvocato Lombardi sia l’ultima di una campagna elettorale che, non ancora entrata nel vivo, deve servire invece ai nostri concittadini per condividere non l’ideologia del duo Villa – Lombardi ma le idee, che stiamo già promuovendo, migliori da mettere in campo nel prossimo futuro”.

Nel prossimo articolo la replica del candidato sindaco Paola Villa.