Il parlamentare uscente Raffaele Trano (Alternativa) osserva: “Questa legislatura e questo parlamento contano gli ultimi giorni di mandato, in piena campagna elettorale per le votazioni che il prossimo 25 settembre decreteranno i nuovi orientamenti degli italiani. In questi quattro anni e mezzo di mandato parlamentare ho provato a mettere tutto il mio impegno in ogni singola questione nella quale venivo coinvolto o che sentivo urgente. Senza dubbio la lotta alla criminalità organizzata e la sua presenza massiccia e dilagante nella nostra Provincia, sono state tra queste. Ho costantemente cercato le sponde adatte affinché la politica, ma soprattutto le autorità preposte, insomma chiunque potesse fare qualcosa, si occupasse con maggiore attenzione e con maggiore profondità del sud pontino e del Golfo di Gaeta, nonostante un quasi totale e generalizzato silenzio delle istituzioni locali sui territori. Nella giornata di ieri, il presidente della commissione antimafia Nicola Morra, è venuto a Formia e a Gaeta, perché ha ritenuto, peraltro non casualmente provenendo proprio da Casal di Principe, di dover essere presente nel Golfo, fosse anche tra gli ultimi atti da compiere prima di lasciare l’incarico. E bisogna dunque riconoscere al presidente Morra una capacità e una sensibilità non comuni nel comprendere e interpretare certe dinamiche che ci riguardano da vicino e che solo apparentemente sembrano silenti. 
All’incontro col presidente Morra ha partecipato anche l’ex sindaco di Formia e attuale consigliere comunale Paola Villa, tra le pochissime esponenti politiche e istituzionali sul territorio capace e determinata a condurre con forza e coraggio una opposizione senza paure ed infingimenti all’inarrestabile dilagare del crimine organizzato in riva al Golfo, e per questo vittima di inquietanti attacchi che meritano la giusta attenzione.
Insieme con il Presidente Morra abbiamo affrontato svariati temi e abbiamo discusso della difficile possibilità di ottenere maggiori forze di contrasto di natura giudiziaria o inquirente sul territorio, come sezioni distrettuali antimafia o della squadra Mobile, come io stesso ho ripetutamente richiesto formalmente in più di una interrogazione parlamentare. L’obiettivo appare purtroppo complicato e soggetto a dinamiche istituzionali complesse e confuse, quando non addirittura enigmatiche. Ma noi non ci fermeremo nel continuare a chiedere con forza un urgente presidio di contrasto alla Mafia, alla Camorra, alla Ndrangheta. Abbiamo affrontato il tema della presenza massiccia dei clan e dei loro interessi e abbiamo fatto visita al porto commerciale di Gaeta, luogo emblematico dal passato e dal presente oscuri e spesso oggetto di indagini di matrice anti mafiosa. D’altra parte non è la prima volta che il presidente Morra si occupa di Formia, l’ultima volta risale solo a pochi mesi fa a margine delle affermazioni ambigue ed irricevibili pronunciate dal sindaco di Formia circa il fatto che “le infiltrazioni (mafiose) in un servizio pubblico sono meglio di un servizio pubblico svolto male”. Inoltre, come detto, Morra è arrivato a Formia provenendo da Casal di Principe, dove si trovava presso un bene confiscato al clan dei Casalesi per festeggiare il compleanno di Marilena Natale, di cui lo stesso Morra si era già occupato lanciando un invito a Formia e ai suoi cittadini, incoraggiandoli all’ospitalità per la Natale, dopo che la giornalista anticamorra si era vista rifiutare l’affitto di un appartamento per lei e alcuni bimbi malati della Terra dei Fuochi, a causa della presenza poco gradita della sua scorta, che ogni giorno gli preserva la vita contro la condanna a morte ricevuta proprio da “Sandokan” Schiavone. Insomma, che questo non sia un posto normale è chiaro a tutti, persino al presidente Morra, il perché invece ci si aspetta sempre qualche azione decisiva che invece non arriva mai, beh questo è un quesito al quale neppure lui sembra sia stato ancora in grado di rispondere”.