Formia, Evento: Confronti con Storia, Memoria e Identità – I nostri tempi sono caratterizzati da trasformazioni epocali che stanno alterando la psicologia e l’antropologia stessa delle giovani generazioni e da una crisi di trasformazione della scuola. Essa è stata, fino a qualche decennio fa, il luogo tradizionale dell’insegnamento della storia. L’insegnamento della storia e quello della lingua sono stati i fattori principali del senso di appartenenza dei cittadini alla loro comunità ed alla nazione italiana. Oggi la coscienza storica dei cittadini si è indebolita, quasi fino a scomparire. Nel cattivo insegnamento della storia si manifesta il limite di una scuola che subisce, senza reagire, la crisi di una società che, attraverso il potere televisivo, propone l’idea aberrante di un’esistenza pubblica senza profondità come sola forma riconoscibile di esistenza. La nostra scuola, rinunciando a dare ciò che si fa spirito e cultura, vuole limitarsi a diventare un supermercato di “saperi utili”. Numerosi studiosi hanno dimostrato che l’identità personale è costituita dalla memoria dell’individuo e che un uomo senza memoria diventa nessuno, perché viene privato della continuità della propria vita, del senso di appartenenza ad una comunità, che è fondato sulla memoria storica.


Formia, Evento: Confronti con Storia, Memoria e Identità – Purtroppo sono pochi gli intellettuali che hanno trovato qualcosa da dire sull’abbandono della dimensione storica del sapere. Questo è l’ostacolo principale, gravissimo, quando ci si domanda di come dare un futuro alla memoria. Senza conoscenza e senza coscienza della dimensione storica della nostra vita, senza trasmissione delle memorie, la società prepara ai nostri figli e nipoti un futuro di automi obbedienti. Certo la conoscenza storica non è in grado di porre rimedio a tutto, pensarlo sarebbe un’ingenuità, ma di certo contribuisce a dare direzione alle pulsioni vitali della giovinezza, a elabora¬re pensiero critico, a regalare quella libertà in più che serve per spingersi oltre i sentieri trac¬ciati dal destino.NILO CARDILLO
Si è laureato in filosofia, col massimo dei voti, presso l’Università degli Studi di Napoli, nel 1968.


Formia, Evento: Confronti con Storia, Memoria e Identità – Successivamente ha insegnato “Storia e filosofia” ed è stato preside, sempre per concorso nazionale, dei Licei di Venezia, Frosolone, (IS), Pontecorvo (FR), ed infine, per 14 anni, del Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di Formia (LT).
Nel corso degli anni ha sempre coltivato la sua ricerca nel campo della Filosofia della Scienza, per la quale, nel luglio del 2003, è stato invitato a tenere una conferenza alla Boston University (USA).
Ha pubblicato numerosi libri tra i quali “ Quando il Liceo Vitruvio cambiò nome “ , “ Gioacchino Gesmundo – Testimonianze nel centenario della nascita “ , “Enrico Cosenz nella storia e nella memoria “ , “Errico Amante e la primavera del 1848 “ , “Risorgimento e modernità. Le origini italiane della scienza dei computer “ ….
Attualmente è Presidente dell’Associazione Culturale “Grido Libero” di Formia (LT), per conto della quale, in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, ha organizzato numerosi convegni di studio.
È socio della Società Napoletana di Storia Patria.
E’ membro della Giunta Esecutiva della Associazione Nazionale Federazioni Partigiane – Sezione Roma e Lazio.