Il titolo della Notte Nazionale dei Licei Classici richiama una famosa frase del commediografo latino Terenzio: “HOMO SUM  humani nihil a me alienum puto”. A Formia tra gli ospiti Matteo Marcaccio, presidente provinciale di Latina del Partito Democratico. Gli studenti gli hanno formulato alcune domande. 1) Il letterato latino Terenzio invita gli uomini a non sentirsi estranei tra loro. Lei condivide questa affermazione?  Pensa che sia ancora attuale e praticabile oggi quanto lui afferma?  Marcaccio precisa: “Certo che sì. Ogni politica che si attua deve mettere al centro la persona umana. Questo è un tema di straordinaria attualità, in un momento storico in cui tutto è fluido, precario. È indispensabile coniugare l’ ego sum con l’ ego cum per ricercare, continuamente, se nell’ altro per combattere la solitudine e l’isolamento.

Anche se iperconnessi siamo sempre più soli e l’ humanitas è un antidoto straordinario”. 2) Secondo lei, cosa possiamo fare noi studenti del Liceo Classico, cosa possono fare quanti con noi stanno partecipando a questo laboratorio, per rendere le nostre “piazze”, fisiche o virtuali, a misura del valore dell’ humanitas, a misura di ogni uomo? Risponde: “Secondo me, la prima cosa è l’ascolto. Il gusto di ascoltare la vita degli altri: i loro bisogni, i loro dolori, le loro speranze, i loro sogni, da ciò si parte per progettare la nostra città. Poi fare Politica, ognuno nella forma che preferisce ma farla quotidianamente, coniugando competenza quindi la capacità di leggere la società con le sue grandi trasformazioni e la progettualità ovvero senso e speranza nel futuro. Quindi bisogni e sogni. Vi saluto con le parole di un docente di humanitas, Roberto Vecchioni: ” sogna ragazzo sogna Quando cade il vento ma non è finita Quando muore un uomo Per la stessa vita che sognavi tu.”