Formia: darsena La Quercia

SERVITÙ DI PASSAGGIO e… SERVITÙ POLITICHE…
Il candidato alla carica di sindaco del Comune di Formia Paola Villa fa presente che: “oggi, 22 Giugno, alle ore 20.00, a distanza di poco più di un mese, un secondo trasporto eccezionale dell’Ansaldo, attraverserà Formia. Nuovamente un macchinario di centinaia di tonnellate approda al porto commerciale di Gaeta e percorrendo il centro cittadino della nostra città, si dirigerà a destinazione, il Garigliano. Il percorso è lo stesso di quello di un mese fa, quando fu abbattuto un pino marittimo e smantellato un incrocio. Una spianata di cemento, imbruttendo in modo violento e forse stando di poco dentro il perimetro delle regole che permettono ad imprenditori privati di modificare una proprietà pubblica per i propri scopi e benefici economici. 
Ritorna in maniera forte la questione viabilità e competenza sulla manutenzione stradale, soprattutto la servitù di passaggio che da decenni la città di Formia paga, servitù che diventa importante solo quando si vanno ad intaccare gli interessi delle attività economiche del porto commerciale o di altri imprenditori legati in particolar modo al MOF (mercato ortofrutticolo di Fondi).
Eppure ad agosto 2020 mettemmo in evidenza le criticità strutturali dei viadotti, quegli 8 viadotti che intervallano la Flacca SR213, li mettemmo sotto la lente di ingrandimento con pareri tecnici, tanto da portare l’Astral a settembre 2020, a finanziare le prove di carico sul “viadotto ospedale” e nel frattempo la Giunta comunale approvava con 5 delibere, le n. 263,264,265,266,267, del 10 settembre 2020, i progetti di fattibilità tecnica ed economica per la messa in sicurezza dei viadotti “Quercia”, “Ospedale” e “via T. Costa”, progetti inoltrati al Ministero delle Infrastrutture e all’inizio del 2021, tutti ritenuti idonei per ottenere un finanziamento, che sommati arrivano a circa 5 milioni di euro. 
Tutto questo perché la questione viabilità venisse affrontata sul serio e soprattutto la questione sicurezza avesse basi chiare e concrete dalle quali partire. Tutto era legato alla decisione del Comune di Formia di interdire il transito ai mezzi pesanti del tratto di Flacca SR213 di pertinenza comunale. Scatenando le ire e il disappunto di tutti, operatori economici e Autorità Portuale, ma nessuno, in particolare quest’ultima, sentire proporre alcuna soluzione e prendersi delle responsabilità.Eppure proprio in quei tavoli in prefettura, richiesti dal comune di Formia, emergono chiari i dati: OLTRE L’80% DEI MEZZI PESANTI CHE ESCE DAL PORTO COMMERCIALE GIRA A DESTRA, DIREZIONE FORMIA! Andando a sovraccaricare una strada già di per sé congestionata dal traffico e da un pendolarismo viario che non ha eguali in tutto il Sud pontino. 
Eppure le criticità presenti allora come oggi (ancora non ci è dato di sapere se le analisi e le ispezioni sul viadotto “la Quercia” sono state appaltate ed eseguite) dettano un punto da affrontare e non procrastinare. 
Cosa si chiede? Che si affronti una volta per tutte la servitù di passaggio che la città di Formia è costretta a pagare. Si affronti dal punto di vista innanzitutto politico. Non si abbiano remore a richiedere all’Autorita’ Portuale importanti interventi manutentivi o altrimenti si istituisca un “ristoro” corrisposto da chi per motivi commerciali ed economici deve attraversare con mezzi pesanti (al di sopra delle 24 tonnellate) questo tratto di strada, la Flacca SR213 che collega il porto commerciale di Gaeta al resto del mondo, e che in modo irresponsabile è stato affidato dal punto di vista manutentivo al Comune di Formia. 
Che questo tema diventi uno dei punti centrali dell’agenda politica, senza alcuna remora di intavolare colloqui  “scomodi”  con il Consorzio Industriale e con comuni limitrofi che percepiscono fondi dell’Autorita’ Portuale, per servitù pagate realmente da altri. 
Quando nell’Agosto 2020, il Comune di Formia, propose di bloccare il transito ai mezzi pesanti, tutta la politica stette in silenzio. Oggi dobbiamo continuare su quella linea, mostrando dati e documenti, ottenendo per la città di Formia un riconoscimento economico da investire sulla manutenzione stradale e sul  controllo della sicurezza, un riconoscimento economico per una servitù di passaggio chiara e lampante che non può più essere messa a tacere per “servitù politiche” dettate da interessi di Autorità portuale, consortili o di filiere di partito. 
Oggi bisogna essere chiari”.