Formia, Vespa Orientalis: attivati i primi interventi per contrastare il fenomeno – Sono stati effettuati i primi interventi di bonifica dei nidi di Calabrone Orientale, i cui avvistamenti
si stanno susseguendo in tutta Italia e anche a Formia. Il terribile imenottero è un insetto autoctono
italiano che, complice il cambiamento climatico, si è diffuso ovunque, raggiungendo spazi e luoghi
in cui mai era stata prima avvistato e risultando particolarmente aggressivo nei confronti delle api
da miele. I primi monitoraggi sul territorio sono stati compiuti nelle scuole comunali “Mattej”, “De
Amicis”, “Vitruvio Pollione”, “Collodi” ed è sotto osservazione anche l’area della Pineta di
Vindicio: tali le zone segnalate e sulle quali è partito il controllo. Di concerto con la Protezione
Civile e la Frz il Comune è in continuo contatto con gli istituti scolastici e con gli enti preposti, per
monitorare e tenere alta la guardia. Si invitano i cittadini a prestare particolare cautela in presenza
del calabrone orientalis e a segnalare la presenza di nidi sul territorio.


Formia, Vespa Orientalis: attivati i primi interventi per contrastare il fenomeno – “Ci siamo attivati per intervenire su ogni caso che ci è stato segnalato – spiegano il sindaco
Gianluca Taddeo e l’assessore all’Ambiente Eleonora Zangrillo – l’attenzione è alta soprattutto
nelle scuole che da poco hanno riaperto. La raccomandazione e l’invito rivolto all’intera
cittadinanza è di adottare una serie di precauzioni, evitando il fai da te, non rimuovendo mai i nidi
autonomamente e richiedendo sempre l’intervento di soggetti competenti”.

ARTICOLO CORRELATO – Cambiamenti climatici: la vespa orientalis attraversa l’Italia:  Dopo la zanzara giapponese e coreana è la vespa orientalis a divenire virale nel web e ha creato allarmismi infondati. La vespa orientalis è molto simile al comune calabrone, si riconosce dalla colorazione rossiccia, interrotta da una evidente banda gialla sull’addome. Già nota da tempo nel sud Italia, a causa dei cambiamenti climatici, sta spostando i suoi confini migrando più a nord, tant’è che è stato avvistato un nido a Monteverde (Roma), quindi sarà molto probabile la sua presenza anche nel Golfo di Gaeta. La vespa orientalis non è molto aggressiva, a meno che non venga minacciata in modo evidente o non ne venga minacciato il nido. Nella maggior parte dei casi è indifferente alla nostra presenza. Peggio invece per le api che rientrano tra le sue vittime preferite. Spesso per paura interrompono la produzione di miele anche laddove sopravvivano all’attacco. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.

ARTICOLO CORRELATO – In Italia la zanzara Giapponese come riconoscerla: La zanzara giapponese (Aedes japonicus) è stata individuata la prima volta in Italia nel Friuli Venezia Giulia si sta diffondendo lungo lo stivale. Molto somigliante alla zanzara tigre si presenta con dimensioni maggiori e punge prevalentemente nelle ore diurne. Si adatta anche alle basse temperature tanto che si resiste anche a 0 gradi. Come si differenza dalla zanzara coreana? La zanzara coreana è strutturata alla stesso modo della giapponese ma a differenza di quest’ultima ha un ciclo vitale più lungo. Può vivere anche tre mesi, il triplo rispetto alla zanzara giapponese. La zanzara tigre ormai molto diffusa nel golfo di Gaeta è più piccola di dimensioni rispetto alla coreana e giapponese e scompare con il freddo. Infine abbiamo la zanzara culex, la classica fastidiosa zanzara presente nelle ore notturne che riconosciamo facilmente per il ronzio. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.