FOTO – Sulle coste del Golfo di Gaeta: tre tartarughe e un delfino trovati morti in tre mesi – È un triste bilancio quello che si sta delineando lungo le coste del sud pontino: tre tartarughe marine Caretta Caretta e un delfino sono stati rinvenuti morti in appena tre mesi tra Formia e Minturno. Gli episodi, segnalati da cittadini e associazioni ambientaliste, accendono i riflettori sulla salute del mare e sulla necessità di un maggiore impegno nella tutela del litorale.
Nella giornata di ieri, 8 giugno 2025, la Compagnia dell’Albero ha documentato e segnalato la presenza di una tartaruga senza vita lungo il tratto di spiaggia nella zona Don Bosco di Formia. L’associazione ha prontamente avvisato la Capitaneria di Porto, sottolineando, in una nota diffusa tramite i social, come “basterebbe un po’ di impegno per mantenere questa spiaggia più pulita”. Nelle stesse ore, sempre la Compagnia dell’Albero ha pubblicato le immagini di un delfino morto sulla spiaggia di Vindicio, suscitando ulteriore sgomento tra cittadini e ambientalisti.
Ma l’emergenza non si limita a Formia. Già a maggio, a Minturno, era stato segnalato il secondo caso in meno di un mese di tartaruga Caretta Caretta ritrovata senza vita. L’intervento, su segnalazione al numero di emergenza 112 di Formia, ha coinvolto diverse realtà operative e istituzionali:
- I Tartawatchers di Legambiente, impegnati nel monitoraggio delle tartarughe marine;
- Il Centro di Primo Soccorso del Parco Riviera di Ulisse, gestito da Tartalazio;
- La Guardia Costiera;
- Il Servizio Igiene del Comune di Minturno.
Le operazioni si sono svolte nel rispetto dei protocolli ufficiali per i cetacei e rettili marini, con lo scopo di documentare correttamente i ritrovamenti e avviare indagini veterinarie sulle cause dei decessi. Ad aprile il primo avvistamento dell’anno di tartaruga Caretta Caretta deceduta ritrovata sulla spiaggia di Scauri. “Purtroppo non c’è stato nulla da fare per la tartaruga Caretta Caretta arrivata sulla spiaggia di Minturno nel tratto di Scauri. Fabio Giannetti provvedeva all’azione identificativa dell’esemplare e comunicare con gli uffici del Comune di Minturno a cui spettano i compiti dello smaltimento del bellissimo esemplare.” comunicò Eduardo Zonfrillo in una nota.
Questi tragici ritrovamenti, tutti concentrati in un breve arco di tempo, stanno generando preoccupazione crescente tra le associazioni ambientaliste. La Caretta Caretta, infatti, è una specie protetta e considerata un importante indicatore della salute del mare. Gli esperti ribadiscono la necessità di intensificare il monitoraggio delle acque costiere e indagare sulle possibili cause legate all’inquinamento, alle attività antropiche o ai cambiamenti ambientali.
Gli esiti degli esami necroscopici, previsti dal protocollo ufficiale, potranno fornire maggiori dettagli sui motivi di questi decessi. Intanto, dal territorio arriva un appello forte: “Proteggere il nostro mare non è solo un dovere, ma una responsabilità collettiva”.