Nel suggestivo scenario della spiaggia di Marina di Castellone, tra le rovine dei Ninfei di
epoca romana e il riflesso turchese del mare, gli alunni delle Classi seconde A. E, F
dell’I.C. “Alighieri” di Formia e Ventotene guidati dalle professoresse Annamaria Riccetti e
Maria Calantone e dall’artista Palma Aceto, si sono resi protagonisti di una performance
artistica di forte impatto emotivo e simbolico. Il progetto ha avuto inizio con un’immersione
profonda nel luogo, intesa non solo come presenza fisica ma come ascolto, esplorazione e
comprensione del suo valore storico e naturale.
I ragazzi hanno percorso la battigia raccogliendo pietre: frammenti trasportati dal mare,
portatori di memorie antiche, testimonianze del tempo e della materia. Alcune levigate
dalle onde, altre riportate alla luce dalle mareggiate, queste pietre sono state selezionate
con cura per forma, colore, consistenza ed essenza. È in questo gesto di raccolta e
osservazione che si è avviato un dialogo diretto con la natura e la storia.
Sulla sabbia è stato tracciato un quadrato, modulo geometrico primordiale e punto di
partenza della composizione artistica. Questo spazio è stato poi suddiviso in superfici
irregolari, scomposte da linee rette, spezzate e curvilinee, richiamando l’equilibrio tra
razionalità e organicità. Ogni frammento del disegno è stato riempito con pietre dello
stesso colore, ma con lievi variazioni tonali, creando un gioco armonico di nuance e
contrasti sottili.
Il risultato è stato una composizione di grande forza estetica, capace di fondersi
perfettamente con l’ambiente naturale circostante. L’opera, pur temporanea e destinata a
essere riassorbita dal mare e dal tempo, ha lasciato una traccia visiva e simbolica: un
segno di rispetto e appartenenza, una testimonianza della capacità di trasformare la
conoscenza in creazione.
Attraverso questo laboratorio artistico, gli studenti hanno affrontato un percorso che,
partendo dalla riscoperta dell’eredità vitruviana – fondata su equilibrio, armonia e
proporzione – li ha condotti a una riflessione attiva sul valore del paesaggio, del patrimonio
archeologico e della sostenibilità. La loro azione, nata dalla materia e dalla memoria, ha
dato vita a un’installazione site-specific che parla di identità, cura e bellezza.