Se c’è una cosa che la crisi generata dal Covid-19 ha dimostrato è il ruolo dei sindaci e delle amministrazioni comunali chiamate a garantire ogni giorno il diritto alla salute dei propri cittadini, con le proprie ordinanze ma anche con gesti concreti. Un ruolo che non si esaurisce di certo con il venir meno dell’emergenza ma che deve inevitabilmente accompagnare le fasi successive, quelle della ripresa, con la dovuta attenzione a possibili ricadute. Guardando oltre la pandemia, è fondamentale ripristinare le prestazioni ordinarie e renderle efficienti, estendendo anche le esenzioni dal ticket per garantire un reale diritto alle cure mediche. Argomenti che ho esposto e sostenuto in questi anni, attivandomi in prima persona. Sono convinto che chi ha il compito di Amministrare e rappresentare la propria comunità e collettività deve assumere decisioni con responsabilità e dare soprattutto risposte concrete alle esigenze del cittadino soprattutto in materia di tutela della salute. Durante il mio mandato, sono riuscito ad avviare iniziative importanti a riguardo come la collaborazione tra l’ambulatorio di Gaeta e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù col sistema di prenotazione interno con Asl, medici di famiglia e pediatri. Un centro di consulenza attivo dal 13 giugno 2015 che sta contribuendo anche ad arricchire l’offerta assistenziale medica. In particolare, settimanalmente vengono effettuate visite ai pazienti in età pediatrica (0-17 anni) prenotate tramite il Comune su segnalazione del medico di medicina generale o del pediatra. Un’attività di prevenzione fondamentale per il territorio che si è potuta realizzare in collaborazione con la ASL di Latina, grazie alla disponibilità e preziosa consulenza del prof. Alessandro Inserra, Direttore del Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Direttore del Centro di consulenza pediatrico. Naturalmente, le spese di consulenza specialistica pediatrica sono a totale carico dell’Amministrazione comunale; successivamente, dal 2020, per favorire una politica comprensoriale di area vasta e inclusiva, abbiamo voluto estendere questo servizio a tutti i beneficiari dei nove Comuni che compongono il Distretto Socio-Sanitario LT/5. La visione di governance tra le istituzioni mi ha spinto, inoltre, a credere in un progetto ambizioso che ponesse alla base di tutto la collegialità tra l’ASL ed il Comune quale binomio sinergico finalizzato a rafforzare le azioni sanitarie, moltiplicando le energie. Nei giorni di emergenza Covid-19, dopo un appello alla coesione e all’unità di intenti rivolto alla collettività, si sono moltiplicati i gesti di solidarietà. Grazie alle numerose donazioni da parte di cittadini, imprenditori, Enti, Aziende e Fondazioni, è stato possibile acquistare attrezzature/macchinari da dare in dotazione al Centro Diagnostico che sarà aperto a breve presso l’ex Presidio Ospedaliero «Mons. Di Liegro». Questo consentirà, inoltre, di erogare servizi e di frenare “l’emigrazione” delle persone in altre regioni e ridurre anche le liste d’attesa. Un milione di euro, tra fondi ed attrezzature di ultimissima generazione destinati al Centro Diagnostico «Cy Twombly», nato da un sogno e dalla speranza che anche un territorio come Gaeta, considerato «periferia» di una Regione romanocentrica, oggi possa disporre di una TAC a 128 strati; una sala radiologica digitale; un apparecchio per effettuare la mammografia con tomosintesi di ultima generazione, che permette una estrema accuratezza diagnostica nello scoprire e localizzare le lesioni mammarie e di evidenziare quelle che possono sfuggire alla mammografia tradizionale; due ecografi multidisciplinari di fascia alta completamente digitali e dotati di programmi per lo studio del polmone e quindi per la diagnosi del Covid-19. Un sogno che, grazie alla generosità di tantissime persone, è divenuto realtà.  Un’esperienza che mi ha permesso di conoscere tanti medici ed infermieri che ogni giorno lavorano in condizioni difficili, con turni ed orari proibitivi senza mai tirarsi indietro. Occorre, quindi, mettere in campo diverse azioni a sostegno della collettività sempre in sinergia con coloro che sono deputati alla gestione dei servizi sanitari come ad esempio la realizzazione di una medicina territoriale, una sanità di prossimità, anche con l’incremento di medici e operatori sanitari, per rendere realmente accessibili le cure a tutti abbattendo i tempi delle liste di attesa. Con l’implementazione della sanità di prossimità e della medicina territoriale, andiamo così a rafforzare anche la medicina predittiva che, basandosi sulle informazioni ricavate dalla costituzione genetica di un individuo, è in grado di elaborare una stima del rischio di quest’ultimo di contrarre una certa patologia nell’arco della vita. Non possiamo nascondere che ci sono molte cose che non funzionano nel nostro sistema sanitario a partire dalle liste di attesa troppo lunghe per visite e interventi con una scarsa valorizzazione dei medici e del personale sanitario, sottoposto a grandi sacrifici come si è visto nella fasi più acute della pandemia. Sappiamo che la nostra Costituzione attribuisce gran parte delle responsabilità in materia sanitaria non allo Stato ma alle singole Regioni. In materia sanitaria, il nostro impegno, in collaborazione con le Regioni, come abbiamo fatto in questi anni grazie alla disponibilità e sinergia con l’On. Giuseppe Simeone in Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio il quale ha svolto un ottimo lavoro, garantendo così pari livelli essenziali di assistenza perché tutti gli italiani hanno diritto di poter beneficiare di tempestive cure mediche nelle strutture sia pubbliche che private convenzionate”. (nella foto di copertina con il direttore editoriale di Tuttogolfo.it)