LAVORO NERO – Guardia di Finanza in azione nel Sud Pontino. Elevate sanzioni a più di 20 datori di lavoro – Prevenzione, trasversalità e capillarità sono state le linee strategiche del piano straordinario dei controlli estivi
promosso nei mesi di luglio e agosto dal Comando Provinciale di Latina e dai dipendenti reparti del quadrante
sud della provincia (Gruppo di Formia, Compagnie di Fondi e Terracina), al fine di conseguire un effetto
deterrente rispetto a condotte illecite che potessero inquinare l’economia legale e alterare le normali condizioni
di salute del cittadino e di leale concorrenza delle imprese.


L’impegno delle Fiamme Gialle pontine nel piano di vigilanza straordinaria estate 2023, anche valorizzando
appieno le segnalazioni effettuate attraverso il servizio di pubblica utilità 117 ed al fine di assicurare un presidio
“preventivo” di legalità economico-finanziaria, si è tradotto nel pieno dispiego di mezzi ed unità, anche cinofile,
nelle molteplici aree di intervento connesse al raggiungimento degli obiettivi istituzionali del Corpo: lavoro
irregolare, ingiustificato rincaro dei prezzi del carburante, abusivismo commerciale, affitti in nero, traffico di
sostanze stupefacenti e diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza si sono rilevate le
più insidiose manifestazioni di criminalità economico-finanziaria accertata dai militari della Guardia di Finanza
nelle località di villeggiatura del sud-pontino.


L’azione di contrasto all’economia sommersa e all’evasione fiscale è stata sviluppata, oltre che mediante
l’effettuazione delle ordinarie attività ispettive e di verifica, attraverso i controlli sulla regolare memorizzazione
elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, facendo rilevare agli operanti irregolarità nel
60% dei casi
e constatare il relativo mancato adempimento nei confronti di più di n 90 esercizi commerciali.


Particolare attenzione è stata anche riservata alle categorie di lavoratori più vulnerabili sotto il profilo
economico-sociale attraverso l’esecuzione di mirati interventi in materia giuslavorista presso le attività a più
spiccata vocazione turistica, che hanno consentito di elevare sanzioni nei confronti di più di 20 datori di lavoro
per aver impiegato manodopera irregolare e/o in nero, talvolta anche percettrice di reddito di cittadinanza.