Stasera giovedì incontro del direttivo cittadino del Partito Democratico di Minturno per determinare quale nominativo proporre all’assise civica come presidente del Consiglio Comunale in sostituzione del dimessosi Giuseppe Tomao per le note vicende in corso legate a un concorso pubblico in provincia pontina.

Necessaria una premessa: Giuseppe Tomao all’atto dell’elezione a sindaco di Gerardo Stefanelli pretese da tutti i consiglieri comunali della maggioranza consiliare la sua elezione a presidente dell’assise civica in base al principio che lui era stato il più votato della coalizione.

Da accorto politico anche per evitare la scure di una possibile futura revoca come assessore da parte del primo cittadino, ritenendosi sicuro nel ruolo invece prescelto.

Mister preferenze assoluto è stato il geometra Fausto Larocca ma posizionato allora nella coalizione avversaria del medico di famiglia oncologo Aristide Galasso ed ora ha aderito al partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.

Attualmente abbiamo come vice presidente vicario Maria Di Girolamo, che ha aderito a Forza Italia durante la consiliatura e che ha sostenuto l’avvocato Massimo Signore sia in campagna elettorale che in ballottaggio.

Vice presidente in terza posizione il medico veterinario Francesco Sparagna (eletto nella lista civica Minturno Rinasce e successivamente ha aderito al PD).

Ora voci di corridoio accreditano la possibilità che il presidente uscente Tomao voglia indicare il suo successore o farlo uscire da un accordo politico ma la domanda è chiara: il “Teorema Tomao” la carica al primo degli eletti della coalizione vale solo per lui o è universale?

Nel caso che non sia stata una norma “Cicero pro doma sua” il primo per preferenze – dopo di lui – è il ventiquattrenne Matteo Marcaccio, presidente della Commissione Cultura e Politiche Giovanili del Comune di Minturno nonché capo gruppo consiliare del partito di Enrico Letta.

Infine commissario del PD per il Comune di Fondi e componente del direttivo regionale del PD.

La sua eventuale elezione stabilirebbe un record anagrafico nel ruolo che andrebbe a ricoprire, a vanto del governo Stefanelli che si batte per l’attenzione ai giovani.

I titoli sono sufficienti?

Alla vigilia delle elezioni si possono evitare ulteriori “pastette”?  

Al segretario del partito il medico chirurgo Franco Esposito il ruolo delicato di mediatore e di tessitore.