Il Gruppo civico Minturno Libera torna a parlare della questione legata alla realizzazione delle due scuole nel Comune di Minturno e in particolare pone l’accento sulla destinazione di ben 73mila euro per l’acquisto degli arredi per tali strutture ancora fatiscenti. Un costo davvero utile? secondo il gruppo sarebbe stata una scelta al quanto inopportuna dell’Amministrazione in questo periodo di grave incertezza economica. E scrivono: “Come ricorderete in passato abbiamo sollevato la questione della mancata realizzazione della scuola dell’infanzia di Marina di Minturno e dell’asilo nido comunale. Oggi torniamo sull’argomento perché, nonostante sia oramai dato certo che i due istituti non verranno ultimati a breve, abbiamo scoperto che negli ultimi 4 mesi l’Amministrazione comunale ha deciso comunque di destinare 73.000€ di soldi pubblici nell’acquisto di arredi e suppellettili proprio per queste strutture. In particolare al centro della nostra analisi vi sono due atti entrambi a firma del responsabile del sevizio n.1, dott. Francesco paolo D’Elia: il primo è il n.120 del 20 febbraio grazie al quale sono stati spesi 25000€ per l’asilo nido comunale “Polline” che non aprirà; il secondo è il n. 371 dell’11 giugno appena passato, con il quale sono stati spesi ben 48000€ per la nuova scuola dell’infanzia di Marina di Minturno che attualmente è ancora un rudere. In pratica l’Amministrazione ha deciso di destinare 73000€ per due strutture ad oggi ancora inesistenti. Si tratta, a nostro avviso, di due atti a dir poco inopportuni. Ma a indignarci è soprattutto il secondo, adottato l’11 giugno 2020, praticamente due settimane fa, in piena crisi post Covid 19.  Era davvero opportuno, in un periodo come quello che stiamo vivendo di gravissima incertezza economica, decidere di destinare ulteriori 48000 euro di soldi pubblici per acquistare arredi, giochi e suppellettili? Era davvero opportuno realizzare una simile spesa per due opere che, come chiarito dallo stesso sindaco il 19 aprile scorso, non verranno realizzate entro settembre e, più in generale, entro la fine del loro mandato? E se i lavori per la realizzazione dell’opera non andassero mai avanti? Si tratterebbe di materiali acquistati inutilmente e destinati a deteriorarsi. E ancora: se allo stato di fatto le due opere risultano ancora irrealizzate, dove sono finiti i materiali acquistati? Sono tutte domande che ci sono state poste da numerosi cittadini in queste settimane e a cui speriamo l’Amministrazione vorrà fornire le dovute risposte. Ma non è finita qui.  I due atti presentano diverse defezioni e soprattutto si connotano per una mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini. Trasparenza che, al contrario, dovrebbe emergere fortemente ogni qual volta vengano spesi soldi dei cittadini. Di fatti, manca la lista dei materiali acquistati ed il loro costo unitario. Cosa è stato acquistato esattamente con questi 73000 euro dei cittadini?”. Ma ancor più strana, secondo ML è stata la scelta della ditta: a distanza di diversi mesi l’Amministrazione avrebbe scelto sempre la medesima, la Santomieri di San Salvo. Una strana vicenda che ML chiede di chiarire al più presto. “A destare ulteriori dubbi è la scelta del contraente. Sì perché i due acquisti – scrive Minturno Libera -, a distanza di quattro mesi, sono stati conclusi con il medesimo operatore economico: la ditta Alfonso Santomieri di San Salvo (CH). Pertanto, onde scongiurare un’eventuale violazione del principio di rotazione, chiediamo all’Amministrazione di rendere pubbliche le modalità attraverso le quali si è scelto lo stesso operatore economico. Speriamo vivamente che il Primo Cittadino decida di fare chiarezza sulla vicenda, cogliendo magari l’occasione per fornire delucidazioni anche riguardo alla questione, sempre da noi sollevata, circa l’indennità di carica del Presidente Tomao in merito alla quale fino ad ora il Sindaco Stefanelli ha riservato solamente un assordante silenzio”.