Sud pontino per Bonaccini

Il Comitato “Sud Pontino per Bonaccini”, forte della presenza al suo interno di amministratori locali del Partito Democratico dei comuni di Fondi, Itri, Sperlonga, Gaeta, Formia, Minturno e Castelforte, si prepara ai prossimi appuntamenti dei congressi di circolo e primarie aperte del Partito Democratico.

La candidatura a Segretario di Stefano Bonaccini vuole rappresentare, anche con lo slogan “Energia Popolare al servizio di un progetto collettivo”, un progetto di partito non populista ma popolare, in cui più che il singolo conti la comunità e la condivisione. Un Partito che sia davvero Democratico che sappia anteporre il NOI all’IO, un partito che faccia del lavoro e della parità non solo una bandiera ma vere e proprie priorità capaci di combattere la precarietà, la discriminazione e il sostegno ad aziende e lavoratori per creare occupazione buona e ben retribuita.

Un Partito Democratico che anche sul territorio si faccia carico di una visione comprensoriale di un vero sviluppo sostenibile attraverso l’utilizzo dei fondi europei e nazionali, che sia in grado di salvaguardare l’ambiente creando occasioni di sviluppo e ricchezza per il territorio ed il comparto industriale.

Un Partito Democratico che sia in grado di sprigionare vera energia popolare ridisegnando e rafforzando la sanità pubblica aumentando il finanziamento del servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di portare la spesa sanitaria oltre il 7% del PIL. Una sanità territoriale di prossimità che sia capace di affrontare le emergenze e allo stesso tempo prendersi cura dei cittadini.

Infine un Partito Democratico dove i militanti tornino a scegliere i propri candidati al Parlamento attraverso primarie superando la logica delle liste bloccate. Un vero partito popolare che abbia l’obiettivo di rinsaldare il rapporto tra eletti ed elettori con il fine ultimo di aumentare la qualità della democrazia. Riteniamo che Stefano Bonaccini, amministratore locale di grande esperienza, alla guida di una Regione tra le più innovative d’Italia oltre che tra le più eque, sia la figura giusta per raggiungere insieme due obiettivi fondamentali: da un lato, quello di definire un’identità chiara e riformista del partito, anche con un’azione comunicativa più efficace dell’attuale; dall’altro, quello di costruire una coalizione larga di centrosinistra, imperniata sul ruolo del nuovo PD,  che possa rappresentare un’alternativa seria e credibile alla destra.