Il Consiglio dei Ministri ha finalmente approvato il sostegno alle famiglie. A partire dal mese di marzo saranno erogati gli aiuti, con importi tra i 50 e i 175 euro al mese in base all’Isee per ogni figlio minorenne. I nuclei numerosi prenderanno fino a 1000 euro.

Il Decreto Legge n°79/2021 successivamente convertito in legge n° 112/2021, spetta a quei nuclei familiari che principalmente non hanno diritto all’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF).

Il sostegno per una prestazione temporanea e transitoria va dal 1° luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021 e viene disposta per quei nuclei familiari che hanno determinati requisiti (derivanti anche dall’Isee, che ne scagliona gli importi) e figli minori di 18 anni a carico. Ma già dal prossimo anno si parlerà di assegno unico universale.

Vengono inclusi anche i figli adottati o in affido preadottivo, siano essi sani o diversamente abili.

Tra i beneficiari di tale sostegno rientrano:

  • i lavoratori autonomi
  • i disoccupati
  • i coltivatori diretti
  • i coloni e i mezzadri
  • i titolari di pensione da lavoro autonomo
  • chi non gode dell’ANF

Si fa riferimento al numero dei figli minori a carico e al valore dell’Isee corrente del nucleo familiare, l’importo dell’assegno spetta in misura piena fino a 7.000 euro e decresce al raggiungimento della soglia massima di 50.000 euro, fino ad azzerarsi del tutto. L’assegno unico universale verrà riconosciuto a cadenza mensile sotto forma di denaro o credito d’imposta e spetterà dal 7° mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni.

Ottenere l’assegno temporaneo non è difficile, come non sono difficili i requisiti da soddisfare.

Il richiedente di tale beneficio deve:

  • essere cittadino italiano (o Ue) o avere un suo familiare che lo sia
  • essere titolare del diritto di soggiorno (o soggiorno permanente)
  • essere soggetto al pagamento dell’ imposta sul reddito in Italia
  • essere residente e domiciliato con i figli a carico (fino a 18 anni) in Italia
  • essere residente in Italia da almeno due anni (anche non continuativi)
  • avere un Isee corrente valido

Nell’ipotesi in cui ili nucleo familiare goda già del reddito di cittadinanza, l’importo di tale assegno viene calcolato tenendo conto della quota di reddito relativa ai figli minori a carico mediante una semplice sottrazione.

Non occorre presentare una nuova domanda perché sarà compito dell’Inps corrispondere la quota direttamente sulla card Rdc.

E’ compatibile anche con altre misure in denaro erogate dalle Regioni e dagli enti locali come ad esempio:

  • l’ANF con almeno 3 figli minori
  • l’assegno di natalità
  • il premio alla nascita
  • le detrazioni fiscali
  • gli assegni familiari ai coltivatori diretti, coloni e mezzadri, piccoli coltivatori diretti, pensionati delle gestioni speciali lavoratori autonomi

Ad oggi pare che tra le forme di assistenza alle famiglie non vedremo nel 2022:

  • il Bonus bebè
  • il bonus asilo nido
  • il bonus mamma domani
  • l’assegno per le famiglie

Eliminandoli e non prorogandoli, si cerca di garantire maggiore servizio e di favorire più beneficiari possibili soprattutto visto gli effetti negativi della crisi legata all’emergenza pandemica.