Ieri notte una colonna militare dell’Esercito Italiano, con il loro carico di salme, ha lasciato la città di Bergamo con destinazione sconosciuta. Il cimitero bergamasco non ha più posti e nei depositi vi erano numerose bare che attendevano di essere inumate. E si è deciso di provvedere al di fuori della provincia orobica alla loro sistemazione. Una scena straziante con nostri fratelli che non hanno avuto diritto al congedo e al pianto dei familiari e degli amici, e, ancora, alle esequie religiose. Hanno lasciato la loro Bergamo senza il saluto dei cittadini, di notte, come dei fuggiaschi. Ci siamo inventato di tutto, dai cori alle candele, dalle bandiere ai canti, e la prima colonna di vittime del Covid-19 se ne va di notte, senza un applauso. I sindaci del bergamasco lanciano un appello durissimo: i dati sono falsificati. Si muore nelle case di riposo e nelle abitazioni private per polmonite, infarto o influenza ma con dati esponenziali rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In sostanza poiché non vengono fatti i tamponi post-mortem molti decessi non vengono censiti nelle statistiche del contagio Covid-19 ma dipendono dall’epidemia. Dobbiamo svegliarci, la situazione è
drammatica. Come facciamo se la Bergamo di oggi diventa domani l’intera Italia? Lo showman Fiorellino propone tre giorni di lutto nazionale per i morti che nella notte sono stati portati via alla visione della città. Basta con battute e umorismo da internet, è l’ora della serietà e della solidarietà di nazione. La nostra testata giornalistica si associa a coloro che vogliono che le istituzioni espongano le nostre bandiere abbrunate.