Lo studio della lingua latina è fondamentale per la conoscenza dei giovani studenti.

Aiuta persino a meglio apprendere la propria lingua nazionale neolatina e anche le lingue straniere.

Il docente Marco Ricucci in merito alla Giornata Mondiale della Lingua Latina ha scritto: “Ciò che non si riesce a trovare qui, non rientra nella prospettiva delle cose che sono esistite o che sono tuttora esistenti; per questo non è semplice stabilire se sia più Roma, a superare le città a lei coeve, o il suo impero a superare tutti gli imperi del passato».

Così nel 144 d.C. il filosofo e retore greco Elio Aristide tenne un discorso in lode della città di Roma, che poi veniva a essere un elogio dell’impero di Roma.

Ma cosa ha lasciato la Città Eterna alla posterità? 

Cerco di spiegarlo alle alunne e agli alunni delle mie classi, che vedo in formato «classroom», come tante faccine sulle figurine di un gioco di società in voga negli anni Ottanta.

«Prof. ancora la perifrastica attiva e passiva?» mi chiede uno studente, stanco e annoiato: mesi di DAD, ora mascherata con il nuovo acronimo DID, hanno creato zombie di adolescenti che il coronavirus ha segregato nella solitudine della propria cameretta, trasformata da tana in cui cercare sé stessi a gabbia in cui ascoltare il professore pontificare sulla propria materia.

Come hanno spiegato più volte gli esperti, l’isolamento e la didattica a distanza hanno una significativa influenza sulla vita degli adolescenti.

Lontano dalla scuola, ogni contatto con i compagni di classe, se rappresenta una delle esperienze che scandisce la normalità di un adolescente, crea identità sociale.

Ma la DAD-DID ha sradicato il legame con il luogo fisico della classe e questo conduce i ragazzi a sentirsi più soli, ammalarsi di solitudine, fino causare, secondo allarmi lanciati da esperti, nei casi più estremi, l’autolesionismo.

Ma come docente e adulto, cerco di tirarli su di morale: è passato un anno dalla comparsa della peste del terzo millennio, come ai tempi dell’Atene di Tucidice.

Giornata Mondiale della Lingua Latina: il tutto parte dal lavoro paziente e proficuo del docente universitario Mario Capasso, papirologo di fama internazionale, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica fondata a Firenze nel 1897.

Il 9 aprile e il 10 aprile 2021 si è celebrata appunto la Prima Giornata Mondiale della Lingua Latina promossa dall’Associazione Italiana di Cultura Classica – AICC che ha avuto, al momento della sua istituzione, il patrocinio della Fédération Internationale des Associations des Études Classiques – FIEC e, attraverso di essa, dell’UNESCO, e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Pregevole il saluto video che il Ministro Franceschini ha voluto fare per l’occasione.

Tante le iniziative che si sono tenute.

L’Associazione “Certamen Plinianum”, Delegazione di Castellammare di Stabia dell’AICC ha organizzato il 9 aprile, alle ore 11.00, per renderla fruibile ai Licei e agli Istituti di Istruzione Superiore in cui si insegna Lingua e Letteratura Latina, la conferenza “Ponitur in nostris fabula nulla malis – Ovidio tra realtà e mito nelle Epistulae ex Ponto 1,4 e 3,1” a cura della dottoranda di ricerca presso la Scuola Superiore Meridionale – Università degli Studi di Napoli “Federico II” Chiara Melchionno.
Dopo i saluti della Presidente dell’Associazione “Certamen Plinianum”, la conferenza è stata introdotta dal Dottorando di ricerca della Universitè di Grenoble Alpes Leo Donnarumma.

Altra iniziativa è stata tenuta dal titolo “Latino Lingua Viva” in due giornate coinvolgendo numerosi Atenei universitari.

Lodevole il lavoro del docente universitario Marcello Nobili, deus ex machina del progetto.

Programma firmato a fianco dell’AICC dalle Università Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Università della Tuscia, Università di Cassino e del Lazio Meridionale.

Incontro riconosciuto dal Ministero competente quale aggiornamento docenti.

Un autentico successo.