Irrigazione pubblica a Gaeta

Italia in grave siccità: quali soluzioni alternative per l’ irrigazione – Il primo semestre di questo 2022 sembra essere stato il più caldo di sempre e con il 45% di pioggia
in meno rispetto allo scorso anno. E’ quanto si apprende dallo studio presentato da Coldiretti e
confermato dalla ricerca del Copernicus Climate Change Service (C3S) implementato dal Centro
europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea.
Un caldo torrido che ha causato siccità in varie zone del paese, in special modo nella pianura
padana, e che sta mettendo in ginocchio interi settori produttivi come nel caso dell’agricoltura e
del florovivaismo. Come se non bastasse l’Italia perde, prima tra i paesi europei, 41 metri cubi di
acqua al giorno per ogni chilometro di rete idrica con tassi di dispersione nazionali medi al 45% che
salgono nel caso della provincia di Latina al 70%.


Italia in grave siccità: quali soluzioni alternative per l’ irrigazione – Vale la pena interrogarsi quindi sull’utilizzo dell’acqua e sulle possibili alternative per l’utilizzo
industriale (ivi compreso la pulizia delle strade) l’irrigazione di campi e dei giardini. In una
situazione critica come questa non è più sostenibile utilizzare il 50% di acqua di falda “buona” per
agricoltura e il 25% della stessa per utilizzo industriale. Soluzioni in chiave sostenibile arrivano da
due fonti: le acque reflue e l’acqua di mare.


Italia in grave siccità: quali soluzioni alternative per l’ irrigazione – Un rapporto di Utilitalia, la federazione che riunisce le Aziende speciali operanti nei servizi pubblici
dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, ci dice che su 9 miliardi di metri cubi di
acqua reflue l’anno, l’Italia ne utilizza solo il 5% classificandosi agli ultimi posti in Europa con
l’aggravio di una infrazione per il mancato rispetto della direttiva comunitaria sulle acque reflue.
Un prezioso tesoro che permetterebbe da un lato di avviare un potenziamento e adeguamento
tecnologico degli impianti di depurazione già esistenti, anche nel nostro territorio, dall’altro di
avere a disposizione acqua di riuso a basso impatto ambientale e a costi contenuti per irrigare i
campi, lavare le strade, innaffiare i nostri giardini.