“Sono giorni che sentiamo parlare di probabili soluzioni, di riunioni e vertici a livello comunale, per reperire fondi per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Una ci permettiamo di segnalarla noi: riportare le indennità di carica della Giunta Comunale agli importi in vigore fino a luglio 2016, ossia quelli prima del vostro insediamento, il che consentirebbe di avere a disposizione subito un fondo di 20000 €, senza ricorrere a donazioni e gesti eclatanti per farsi pubblicità, e vi spieghiamo perché. Come ben noto, uno dei primi accorgimenti adottati dall’Amministrazione stefanelliana fu quello di aumentare le indennità di carica della giunta comunale di circa il 20%. Tutto entro le norme di legge, per carità, se non fosse che un altro dei provvedimenti clou dello “Stefanellismo” fu quello di dichiarare il predissesto finanziario, ossia le precarie condizioni economiche del comune, e di innalzare l’aliquota dell’addizionale comunale all’Irpef allo 0,8% contro lo 0,5% del 2016 e lo 0,4 del 2013. Insomma dal 2013 al 2017 (prima aliquota imposta dall’attuale amministrazione), in soli 4 anni, è praticamente raddoppiata. Sì, avete capito bene, con una prima mossa hanno fatto sì che entrassero più soldi nelle loro tasche e, subito dopo, con una manovra “Pd style” o “Italia viva style” visto il recente cambio di casacca del primo cittadino, hanno dichiarato le precarie condizioni dei conti comunali e chiesto più soldi ai cittadini. Cosa comporta questo? Comporta che le loro indennità sono aumentate del 20% circa. Questi sono gli aumenti mensili: Sindaco + 416,27€, Vice Sindaco + 228,95€, Assessore e Presidente del Consiglio Comunale + 187,32€. Questi aumenti comportano un aggravio di spesa di circa 20000 euro annui per il bilancio comunale. Alla luce del fatto che nei giorni scorsi Stefanelli, ossia la stessa persona che appena si è insediato ha firmato la delibera dell’aumento della propria indennità di oltre 400€ lordi mensili (in quattro anni 20000 euro circa), ha donato 1000 € per l’emergenza, ci permettiamo di suggerire di annullare la delibera n. 21 del 2 agosto 2016 e di firmare una nuova delibera con la quale si riportano le indennità ai precedenti valori, così si avrà subito un fondo di 20000 euro annui da destinare all’emergenza. Ad esempio, questi soldi potrebbero essere utilizzati per dotare gli studenti minturnesi di un dispositivo informatico per seguire le lezioni da casa. La ricetta di Minturno Libera è semplice: politica per passione e amore della terra vuol dire meno soldi ai politici, più soldi ai cittadini, uguali servizi. Mai più #primagliinteressipersonali ma sempre e solo #gliinteressideicittadini”.

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