La UIL FPL Latina ha inoltrato una pec al Direttore Generale della Asl Latina, la Dott.ssa Silvia Cavalli, dichiarando: “considerato quanto emerso nell’ultima riunione con la SV. tenutasi
il giorno 22.05.2023, comunica la propria convinzione sulla necessità di predisporre un nuovo
e funzionale modello organizzativo per la Asl Latina, ovviamente finalizzato al miglioramento
gestionale dei servizi sanitari e alla maggiore professionalizzazione dei suoi dipendenti.
Oltretutto, ha apprezzato la predisposizione e illustrazione dei disciplinari presentati
(regolamento/pesatura degli incarichi e regolamento per le progressioni verticali), però a tale
proposito ritiene opportuno considerare anche le progressioni orizzontali tra aree e per quanto
riguarda gli incarichi manca la mappatura completa e ufficiale inerente al nuovo modello
organizzativo con la relativa spesa per la copertura economica.
Dobbiamo, invece, esprimere la nostra perplessità e rammarico riguardo le relazioni
sindacali, poiché gli argomenti sopra riportati fanno parte della contrattazione decentrata e
pertanto devono seguire la tempistica e le procedure sancite dall’art. 10 del CCNL.
Infatti, bisogna obbligatoriamente confrontarsi sulla consistenza e ripartizioni dei
fondi contrattuali relativi all’art.102 e all’art.103, ma soprattutto bisogna verificare
congiuntamente la loro sostenibilità economica al fine di soddisfare ugualmente il
riconoscimento degli altri istituti contrattuali quali:

  • I Differenziali Economici di Professionalità, art. 19, (ex fascia economica superiore)
  • L’art. 106 comma 3 (aumento indennità notte)
  • L’art. 44 comma 7 (aumento pronta disponibilità)
  • L’art. 107 (allargamento della platea di personale inserito nelle emergenze/urgenze per
    ulteriori riconoscimenti dell’indennità per l’operatività in particolari UO/servizi).

Dunque, la UIL FPL Latina, in coerenza con le sue precedenti richieste e in particolar
modo la nota del 19 marzo 2023 con la quale richiedeva l’inizio del confronto e presentava
formalmente la propria proposta di Contratto Collettivo Integrativo Aziendale,

R I C H I E D E

nuovamente l’avvio del negoziato per la contrattazione collettiva integrativa in ossequio
all’art.10 del CCNL 2019-2021 comparto sanità pubblica.
Purtroppo, visto il perdurare del mancato avvio ufficiale della negoziazione e al fine di
considerare compiutamente tutti gli istituti nonché materie contrattuali previsti dalla
contrattazione decentrata e sostanzialmente perché si rischia di non applicare i diritti
economici e giuridici contrattuali per l’anno in corso,
D I C H I A R A,

altresì, LO STATO DI AGITAZIONE SINDACALE fino al recepimento delle nostre
richieste, ivi compreso le precedenti sollecitazioni tese al reclutamento del personale
(MEDICI, INFERMIERI, TECNICI, OSTETRICHE, OSS. ecc.) indispensabili per garantire
gli standard minimi assistenziali per l’esercizio delle attività sanitarie, in ossequio alla
inconfutabile e vigente legislazione.
La scrivente Organizzazione Sindacale, per quanto sopra esposto si adopererà con tutti
gli strumenti a sua disposizione affinché i lavoratori e gli utenti siano capillarmente informati
e sensibilizzati per la tutela dei loro diritti costituzionali e di lavoro.”