Continua l’attività di pulizia dei fossi e di bonifica ambientale posta in essere da quest’Amministrazione per rimediare ad anni di abbandono del territorio. Con l’occasione si sta provvedendo, contestualmente, anche alla pulizia dei fossi oggetto di abbandono di rifiuti.

L’ultimo intervento in ordine di tempo ha riguardato la radicale pulizia del Rio Rave nella zona Ortali, da anni abbandonato a sé stesso a causa dell’incuria del Consorzio di Bonifica, preposto alla specifica competenza ed al disinteresse più totale della Regione Lazio i cui vertici, probabilmente impegnati a “disbrigare le sorti della politica nazionale”,
hanno totalmente abbandonato questo territorio ed i propri abitanti in problematiche serie e vitali per l’economia locale, come l’irrigazione e la bonifica.

 

L’attività dell’Amministrazione continuerà imperterrita nella cura e manutenzione del territorio, i cui benefici si sono già visti in occasione degli eventi climatici avversi dei mesi scorsi che hanno permesso di non registrare problemi particolarmente rilevanti.

Così come continuerà senza sosta nei confronti degli enti sovraccomunali (Regione, Provincia, ecc.) l’attività di sollecito e rivendicazione delle competenze, arrivando, se necessario, anche a portare in giudizio tali enti per richiamarli alle proprie responsabilità e competenze e ricordare loro che questo territorio appartiene ancora e a tutti gli effetti alla Provincia di Latina ed alla Regione Lazio.

Per la realizzazione di tali lavori sono stati impegnati circa 70.000,00 euro di cui 55.000,00 grazie ad un finanziamento specifico ottenuto dal Ministero per l’Industria e lo Sviluppo Economico e circa 20.000,00 utilizzando i fondi del Cipe concessi a titolo di ristoro per il Nucleare. Come già accennato e sopra evidenziato, questo Ente valuterà la possibilità e la sussistenza dei requisiti al fine di richiedere i danni derivanti dalla mancanza di manutenzione agli enti preposti (Regione e Provincia).

“Continuiamo” ha concluso il Sindaco Franco Taddeo “con la politica del fare, che preferiamo a quella delle chiacchiere, molto diffusa ma che non consente, come invece noi cerchiamo di fare, di dare risposte serie alla collettività”.