A Brescia è stata individuata una nuova variante del Covid detta nigeriana. Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di Microbiologia e microbiologia clinica all’università degli Studi bresciana e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili. ha dichiarato: “per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni, che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti-Covid oggi disponibili”.

Desta preoccupazioni anche la variante brasiliana, mutazione del covid-19 che secondo gli esperti darebbe al virus la capacità di eludere gli anticorpi neutralizzanti, sia quelli dovuti alle infezioni naturali che quelli innescati dal vaccino. Questo è stato dimostrato dalle indagini condotte in Brasile nella città di Manaus, secondo lo studio “Three-quarters attack rate of SARS-CoV-2 in the Brazilian Amazon during a largely unmitigated epidemic” pubblicato sulla rivista “Science” e coordinato da scienziati dell’Imperial College di Londra e della Facoltà di Medicina dell’Università di San Paolo, ha rilevato che circa tre quarti degli abitanti di Manaus è stato infettato dal coronavirus durante la prima fase della pandemia. Numeri che potevano garantire l’immunità di gregge ma che non avevano ancora fatto i conti con la nuova variante che ha portato una nuova ondata di infezioni.