Il Ministero della Salute comunica i dati alle ore 18.00 di venerdì 24 aprile: 192.994 i casi totali dall’inizio della pandemia. Le persone attualmente positive sono 106.527, 25.969 deceduti e 60.498 guariti. Variazioni rispetto al precedente bollettino: 3.021 nuovi casi positivi, 420 deceduti, 2.922 guariti. Tra i 106.527 attualmente positivi (- 321): 82.286 si trovano in isolamento domiciliare (+ 576), 22.068 ricoverati con sintomi (803), 2.173 in terapia intensiva(94). Sono 1.642.356 (+ 62.447) i tamponi effettuati. Deceduti 384 nella regione Lazio e 22 nella provincia di Latina. Ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Per la prima volta dall’inizio dell’epidemia il numero dei guariti è superiore al numero dei nuovi contagiati. È una buona notizia, importante, che ci dice che le misure adottate stanno funzionando e che il sacrificio fatto da tanti italiani ci sta portando sulla strada giusta”. Sono in totale 57.576 le persone guarite dal Coronavirus in Italia dall’inizio dell’epidemia e solo in un giorno si è avuto un incremento di 3.033: il numero più alto dall’inizio dell’emergenza.

Continua così, per il quarto giorno consecutivo, il calo dei malati di coronavirus nel nostro Paese: sono 106.848 gli attualmente positivi, 851 in meno di ieri, il calo maggiore dall’inizio dell’emergenza. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva iniziato lo scorso 3 aprile. Mentre sono oltre un milione gli italiani che sono stati sottoposti a tampone e quasi 1,6 milioni i tamponi complessivamente effettuati. Per la prima volta “i numeri sono particolarmente confortanti: il numero di dimessi e guariti supera il numero di nuovi casi nel Paese”, ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli facendo il punto giovedì sui dati del contagio in conferenza stampa. “Intanto ‘R con zero’, l’indice di contagiosità del coronavirus, è sceso ad una percentuale compresa tra lo 0,5 e lo 0,7”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli nella conferenza stampa del 23 aprile alla Protezione civile, aggiungendo che riaprire le scuole vorrebbe dire però riportare l’indice di contagio, R con Zero, ben sopra l’1. Ha detto ancora Locatelli: “L’estate può essere un momento di recupero dell’attività ludico-sportive per i bambini ma con delle regole: sicuramente no a campi estivi, sì probabilmente, invece, alla possibilità di andare nei parchi ma con accesso contingentato, per evitare le aggregazioni”.